«Vendo Volvo del 2007, 95 mila chilometri, tenuta benissimo, tagliandata. Chiamare Alberto, ore pasti». «Vendo, causa trasloco, televisore Telefunken 50 pollici, praticamente nuovo. Chiamare Lucia, solo sera». «Vendo splendida tomografia assiale computerizzata (Tac), usata il giusto, da tecnici specializzati, ancora perfettamente funzionante. Chiamare l’ ospedale, no perditempo».
Ecco, se un domani vi dovesse capitare di leggere un annuncio del genere su eBay, la più grande casa d’aste online del globo terracqueo, sappiate che non sarà perché siete incocciati in una fregatura stile Totòtruffa e neppure perché qualche simpatico umorista ha deciso di prendersi gioco di voi sul web. Semplicemente, potreste aver trovato una delle inserzioni della Regione, decisa a liberarsi così, diciamo in modo social , dei macchinari in via di rottamazione oggi disseminati negli ospedali del Veneto.
Palazzo Balbi sta procedendo infatti ad un poderoso turnover, finanziato dallo Stato con 102 milioni di euro, che prevede anche «la sostituzione – si legge nella delibera – di strumentazioni che, pur essendo ancora funzionanti nel rispetto delle norme di legge e della migliore tecnica (pazienti state tranquilli! ndr .), sono obsolete rispetto agli obiettivi prestazionali di efficienza del sistema». Beninteso, negli anni i «piani di ammodernamento», come li chiamano a Palazzo Balbi, sono stati più d’uno ma se un tempo la Regione regalava i macchinari ad associazioni, enti no profit ed organizzazioni non governative, soprattutto per l’attuazione di progetti sanitari nei Paese poveri, ora ha invece deciso di monetizzare l’usato, provando a venderlo online prima che questo sia «ceduto a titolo gratuito» per «le giuste esigenze di solidarietà e cooperazione internazionale». E questo, continua la delibera approvata l’8 luglio scorso, in ossequio alle politiche recenti tese «all’efficienza attraverso il recupero delle risorse» e «all’autofinanziamento e alla ricerca in tutti i rami della società di risorse finanziare destinate all’attuazione di progetti di interesse pubblico, dal crowdfunding alle sponsorizzazioni». In questo modo Palazzo Balbi conta da un lato di incassare un po’ di quattrini da reinvestire nei macchinari nuovi, dall’altro di risparmiare i costi di immagazzinamento di quelli vecchi.
La piazza scelta dalla giunta per far incontrare domanda e offerta è, appunto, quella di eBay, che darebbe garanzia di «trasparenza e concorsualità» (gli annunci saranno pubblicati anche sul sito della Regione e dell’Usl di riferimento), vincerà l’offerta più alta, ovviamente, ma c’è un piccolo quid : il prezzo a base d’asta non sarà predeterminato, «stanti le difficoltà di stima commerciale». Una Tac nuova, infatti, costa attorno ai 150 mila euro. Ma usata? Meglio evitare le macchine per le ecografie (sono carissime) eventualmente si può ripiegare su una risonanza magnetica oppure sull’elettrocardiogramma. «Tieni cara, buon natale».
Marco Bonet – Corriere del Veneto – 1 agosto 2014