Non solo Palazzo Balbi, la prestigiosa cornice istituzionale affacciata sul Canal Grande messa in lista per l’astronomica cifra di 30 milioni di euro, anche la sede di Bruxelles di Avenue de Tervuren 67 compare nell’elenco aggiornato dei beni da «valorizzare» stilato dalla Regione.
Il palazzetto, acquistato all’epoca di Giancarlo Galan per presidiare la politica europea, ospita un dirigente della Regione, tre suoi collaboratori più altre sei persone distaccate in seguito ad un accordo con Veneto Lavoro, oltre a 18 tra istituzioni, associazioni e categorie, dalla Cgia di Mestre ai Medici con l’Africa Cuamm, dalle Università al Consorzio di tutela del Prosecco (curiosamente c’è anche Veneto Banca), con un costo di circa 70 mila euro l’anno. «L’abbiamo messo in vendita – fa sapere il vice presidente Gianluca Forcolin – ma siamo aperti anche all’ipotesi affitto. Qualunque cosa per rientrare dei costi».
Intanto, dopo la vendita di Palazzetto Balbi, che ha fruttato 5,5 milioni, procedono spedite le trattative con Ca’ Foscari per il complesso Cereri Briati di Venezia (sarebbero altri 4,5 milioni) e sarebbe stato «aperto un confronto» con alcuni privati su Villa Rieti Rota a Motta di Livenza (5,6 milioni). Tra i nuovi beni inseriti nel piano di alienazione, Palazzo Gussoni, sede del Tar (13,5 milioni), Palazzo Ca’ Nova sul Canal Grande (4,9 milioni) e Villa Venier a Mira (3,5 milioni).
Ma. Bo. – Il Corriere del Veneto – 14 giugno 2017