La Regione consegna ai dg le pagelle 2018: l’ospedale che ha salvato il Veneto dal virus è ultimo in classifica. Sul podio Usl di Belluno, di Venezia e Azienda Zero, quarta Treviso. Osannata in Italia, presa a modello in Europa e nel mondo, ma bocciata in Veneto. Secondo le valutazioni della Regione, infatti, l’Azienda ospedaliera di Padova è la peggior struttura sanitaria del territorio. Nientemeno. Ma il direttore generale Luciano Flor non ci sta e minaccia le dimissioni.
Le pagelle non piacciono mai a nessuno, nemmeno ai primi della classe perché, in fondo, c’è sempre il rischio che un brutto voto arrivi a rovinare la festa. Figuriamoci se si finisce ultimi della classe, quando la pagella è redatta dal datore di lavoro, in questo caso la Regione, che ogni anno valuta i suoi direttori generali con giudizi che, a ridosso delle scadenze di mandato, possono rivelarsi ancora più delicati e significativi in prospettiva futura.
Può tuttavia permettersi di festeggiare l’Usl 1 Dolomiti, che nel 2018 (ma i dati sono usciti solo in questi giorni), si è piazzata al primo posto tra le strutture sanitarie, sfiorando il punteggio pieno. Dall’altro capo della classifica, come noto, l’Azienda ospedaliera di Padova, con una sufficienza risicata.
Ogni anno la Regione valuta il raggiungimento degli obiettivi dei direttori generali tenendo conto del rispetto dei livelli essenziali di assistenza (Lea) nell’ambito dei vincoli di bilancio. A questa valutazione si somma quella della conferenza dei sindaci e della Commissione consiliare competente.
Alla Giunta spetta il 60% del giudizio (su Lea e bilancio), mentre gli altri due soggetti pesano per il 20%: la Commissione consiliare si esprime sul rispetto della programmazione regionale, la Conferenza dei Sindaci su qualità ed efficacia dell’organizzazione dei servizi sociosanitari sul territorio.
Nel caso di Aziende ospedaliere universitarie di Padova e Verona, Istituto oncologico veneto e Azienda Zero, non potendo contare sui punti della Conferenza dei Sindaci, il peso della Giunta regionale vale l’80%.
Gli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi vengono considerati raggiunti in modo soddisfacente nel caso in cui venga conseguito un risultato totale di almeno il 70%. In questo scenario, la migliore è stata giudicata la Usl 1 Dolomiti diretta da Adriano Rasi Caldogno, con 95,13 punti complessivi; segue la Usl 3 Serenissima diretta da Giuseppe Dal Ben, con un punteggio di 94,28; l’Azienda Zero guidata da Patrizia Simionato con 92,67 e, al quarto posto l’Usl 2 Marca Trevigiana a quota 91,51. Dietro tutte le altre, fino a toccare il fondo con i 74,51 punti dell’Azienda ospedaliera di Padova: la sua omologa veronese è terzultima, ma con quasi 10 punti in più. (Simonetta Zanetti)
IL MATTINO DI PADOVA_ECCO I GIUDIZI ALLE AZIENDE BRILLA L’USL DELLE DOLOMITI. La classifica
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