Fermi tutti per sei mesi, intanto. E poi scatterà la riorganizzazione generale. Con una delibera approvata ieri dalla Giunta Zaia, la Regione blocca fino alla prossima estate tutte le assunzioni (anche a tempo determinato), le promozioni, gli incarichi dirigenziali e anche molte consulenze esterne a tutti gli enti controllati. Tra gli enti interessati anche l’IZSVe
GLI ENTI COINVOLTI. Lo stop, voluto dal vicepresidente Marino Zorzato, riguarda proprio tutti: i consorzi di bonifica, l’Avepa, i sette Ater, l’Istituto ville venete, Veneto agricoltura, Arpav, tutti gli Esu, l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, Veneto lavoro, la Scuola regionale di polizia locale, l’agenzia sanitaria Arss, il Corecom e infine tutti gli enti dei Parchi regionali (Colli euganei, Fiume Sile, Delta del Po, Dolomiti d’Ampezzo, Lessinia).
«BLOCCO SPESA IMMEDIATO». La finanziaria della Regione approvata in marzo – spiega Zorzato – imponeva di giungere in un mese a un disegno di legge di riordino e razionalizzazione degli enti strumentali, con il chiaro obiettivo di giungere a una riduzione della spesa, anche «con razionalizzazione delle attività svolte ed eventualmente la loro aggregazione e accorpamento per mantenere, pur contenendo i costi, i livelli di servizio erogati». Per arrivare a questo la Regione si è fatta fornire da ogni ente i dati sulle entrate, sul rapporto tra le spese di gestione e quelle di investimento, sul numero di dipendenti e sulla spesa del personale. Un’enorme mole di dati su cui occorre ora lavorare e riprogettare la rete degli enti, ma si pensa che ci vogliano appunto almeno sei mesi. Per questo si è stabilito di attuare intanto una scelta precauzionale che blocchi però il “contatore” dei costi e del numero di dipendenti degli enti.
RIFLETTORI SU SANITÀ E ARPAV. Qualsiasi urgenza ci sia per assunzioni o incarichi, in questi sei mesi, dovrà essere autorizzata direttamente dalla Giunta regionale. C’è un’unica eccezione che riguarda la sanità: «Questa disposizione – specifica Zorzato – vale solo per la parte amministrativa, non per quella sanitaria e sociale». In sostanza, le assunzioni di impiegati nelle Ulss sono bloccate come tutte le altre, mentre per il personale medico e sanitario le Ulss non potranno agire da sole ma potranno avere l’autorizzazione diretta del segretario generale della sanità Domenico Mantoan. Come detto, il blocco ha un primo valore di stop alla spesa. Ma ha anche un primo obiettivo dichiarato citato nella stessa delibera di Zorzato: verificare se in qualche ente strumentale della Regione (le Ulss prima di tutto) si creano “varchi” per spostare personale in esubero già indicato dal piano di risanamento dei conti dell’Arpav, che prevede di ridurre dirigenti e personale calcolando almeno 12 trasferimenti l’anno in altre realtà
Il Giornale di Vicenza – 11 novembre 2011