Abbiamo chiesto un confronto con il Governo tramite il Ministro della salute Schillaci che ha promesso di incontrarci.
Siamo aperti al dialogo – ha dichiarato il Presidente di FVM Aldo Grasselli – ma l’esito del confronto dipende dalle decisioni del Governo sui temi che abbiamo rappresentato più volte per ciò che riguarda il finanziamento del SSN, su ciò che riteniamo necessario in termini di finanziamento extracontrattuale della massa salariale mediante un aumento dell’indennità di specificità medica, veterinaria e sanitaria e, cosa ancora più recente e più grave, sulla trasformazione della pensione degli “eroi in un bancomat”.
Stiamo registrando attenzione da tanti esponenti della maggioranza e sia il Ministro del lavoro Calderone sia lo stesso Ministro Schillaci su questo tema hanno preannunciato aggiustamenti.
Vogliamo essere molto chiari sulla questione pensioni. Se per altri temi lottiamo per avere qualcosa, il Governo può ben immaginare quali reazioni e quali lotte si vedranno nei prossimi mesi e anni se la misura che taglia le nostre pensioni e riduce la loro rivalutazione non verrà cestinata.
Nessuna mediazione è possibile su questo taglio che risulta una perdita durevole nel tempo e che nel tempo farà memoria delle scelte di un esecutivo che aveva riscosso attenzione per aver promesso tutt’altro.
Il Sottosegretario al Lavoro Durigon ha ragione – conclude Grasselli – la norma sulle pensioni va cassata in toto. Se così non sarà le proteste e gli scioperi saranno molto più numerosi e frequenti di quanto non si sia mai visto prima.
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