“La sicurezza alimentare” secondo le parole della direttrice generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Margaret Chan “intesa come salubrità degli alimenti è cruciale per poter assicurare a tutti la disponibilità e l’accesso agli alimenti”. La Giornata mondiale della salute, che si svolge il 7 aprile, avrà lo scopo di sollecitare i governi a mettere in atto misure in grado di migliorare la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare, dalla produzione al consumo, e di trovare risposte sostenibili ai problemi di fondo, come ad esempio la frammentazione delle autorità per la sicurezza alimentare, l’instabilità dei budget e la carenza di prove convincenti sugli effetti di malattie di origine alimentare: elementi spesso sottovalutati dalla stessa organizzazione. Sarà l’ inaugurazione di un grande impegno, visto che proprio nel 2015 l’Oms pubblicherà, per la prima volta, le stime sull’incidenza globale delle Food Borne Diseases che finalmente faranno luce sulla reale portata del problema. Vai al sito dell’Oms
L’Organizzazione a tal proposito ha lanciato il messaggio “Essere informati per garantire che il cibo nel piatto è sicuro da mangiare”. L’Oms, inoltre, propone una sorta di “decalogo” di buone prassi igieniche. La base è una corretta preparazione del cibo, che può prevenire la maggior parte delle malattie di origine alimentare. Le malattie diarroiche uccidono circa 1,5 milioni di bambini ogni anno, e la maggior parte di queste malattie sono attribuibili a cibo contaminato o acqua potabile. “La gente dovrebbe fare scelte alimentari informate e sagge, e dovrebbe adottare comportamenti adeguati. Dovrebbero conoscere i rischi alimentari comuni e come gestire la sicurezza alimentare, utilizzando le informazioni fornite sull’etichettatura dei prodotti alimentari”.
Secondo l’OMS i governi dovrebbero: costruire e mantenere adeguati sistemi e infrastrutture per il cibo (ad esempio, laboratori) per rispondere e gestire i rischi per la sicurezza alimentare lungo tutta la catena alimentare, anche durante le emergenze; favorire la collaborazione multisettoriale tra sanità pubblica, salute degli animali, agricoltura e altri settori per una migliore comunicazione e azioni comuni; integrare la sicurezza alimentare in più ampie politiche alimentari (ad esempio, sulla nutrizione e la sicurezza alimentare); pensare globalmente e agire localmente per garantire la produzione di cibo sicuro a livello internazionale.
Cibo sano e sicuro il tema della campagna dell’OMS per la Sicurezza alimentare
Da dove provengono gli ingredienti de cibo che mangiamo ogni giorno? Sono sani e la loro sicurezza è gestita dall’azienda fino a casa? L’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità presenta il prossimo 7 aprile la Giornata Mondiale della Salute e invita i produttori, i responsabili politici e i cittadini a promuovere la sicurezza alimentare. Milioni di persone si ammalano ogni anno e molti muoiono a causa di cibo contaminato. Le malattie diarroiche uccidono circa 1,5 milioni di bambini ogni anno e la maggior parte di queste malattie sono causate da cibo contaminato o acqua potabile inquinata. Una corretta preparazione del cibo può prevenire la maggior parte delle malattie di origine alimentare.
La maggior parte delle persone lungo la loro vita sperimenta una malattia legata al cibo o all’acqua e ciò evidenzia l’importanza di garantire che il cibo che mangiamo non sia contaminato da batteri, virus, parassiti e sostanze chimiche potenzialmente dannose. Dunque il tema Sicurezza alimentare: dal campo alla piastra, rendere il cibo sicuro segna la Giornata Mondiale della Salute 2015 che si concentra sull’importanza della sicurezza alimentare lungo tutta la catena alimentare in un mondo globalizzato: dalla produzione al trasporto, dalla preparazione al consumo.
Nell’ultimo mezzo secolo, il processo attraverso il quale il cibo arriva dalle aziende nel piatto è cambiato drasticamente e la contaminazione alimentare che si verifica in un posto può influenzare la salute dei consumatori che vivono dall’altra parte del Pianeta. Ciò significa che tutti lungo la catena di produzione, dal produttore al consumatore, si devono rispettare pratiche sicure nella manipolazione degli alimenti.
Di seguito ecco i consigli dell’OMS per avere cibi sicuri e sani:
Lavatevi le mani prima di manipolare gli alimenti e rilavatevele spesso mentre lavorate in cucina
Lavatevi le mani dopo essere stati al bagno
Lavate e disinfettate tutte le superfici da lavoroe i materiali che entrano in contatto con gli alimenti
Tenete lontano gli insetti, i roditori, e gli altri animali dagli alimenti e dalla cucina
Tenete la carne, il pollame ed il pesce crudo separati dagli altri cibi
Usate attrezzature e utensili (come coltelli e taglieri) separati per manipolare prodotti crudi
Conservate gli alimenti in contenitori idonei per prevenire il contatto tra cibi crudi e cibi preparati
Cuocete completamente gli alimenti, soprattutto la carne rossa, il pollame, le uova ed il pesce
Portate ad ebollizione alimenti quali zuppe e stufati, per essere sicuri di raggiungere temperature superiori ai 70°C.
Per carni rosse e pollame assicuratevi che il siero di cottura sia chiaro e non rosso o rosato. L’ideale sarebbe l’uso di un termometro idoneo
I cibi cotti precedentemente devono essere riscaldati completamente prima del consumo
Non lasciate i cibi cotti a temperatura ambiente per più di due ore
Raffreddate velocemente tutti gli alimenti cotti o deperibili (preferibilmente al di sotto dei 5°C)
Mantenete bollenti i cibi cotti (più di 60°C) prima di servirli
Non conservate troppo a lungo gli alimenti, anche se in frigorifero
Non scongelate i prodotti a temperatura ambiente
Usate acqua sicura o trattatela per renderla tale
Scegliete cibi freschi e sani
Preferite alimenti che abbiano subito trattamenti per renderli sicuri, come ad esempio il latte pastorizzato
Lavate frutta e ortaggi, specialmente se da consumare crudi
Non utilizzate alimenti la cui data di scadenza è superata
Le malattie di origini alimentari
I sintomi più comuni delle malattia di origine alimentare sono dolori di stomaco, vomito e diarrea. Alimenti contaminati con metalli pesanti o con le tossine presenti in natura possono anche causare problemi di salute a lungo termine, tra cui il cancro e disturbi neurologici.
Le infezioni causate da alimenti contaminati hanno un impatto molto maggiore sulle popolazioni con lo stato di salute fragile e possono facilmente portare a gravi malattie e morte. Per i bambini, le donne incinte, i malati e gli anziani, le conseguenze di malattie trasmesse dagli alimenti sono di solito più gravi e possono essere fatali.
L’approvvigionamento alimentare di oggi è complesso e coinvolge diverse fasi, tra cui la produzione in azienda, la macellazione o la raccolta, il trattamento, lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione prima che il cibo raggiunga i consumatori. La globalizzazione della produzione alimentare e del commercio rendono la catena alimentare più lunga e complica le indagini relative alle contaminazioni e rallentando il ritiro dei prodotti in caso di emergenza. Per migliorare la sicurezza alimentare, molti professionisti stanno lavorando insieme, utilizzando le migliori conoscenze scientifiche e le tecnologie disponibili. Diversi dipartimenti governativi e le agenzie, che comprendono la salute pubblica, l’agricoltura, l’istruzione e il commercio, hanno bisogno di collaborare e comunicare tra loro e interagire con la società civile, comprese le associazioni dei consumatori.
La contaminazione alimentare ha effetti di vasta portata al di là delle conseguenze dirette per la salute pubblica – mina le esportazioni alimentari, turismo, mezzi di sussistenza e lo sviluppo economico, sia nei paesi sviluppati, sia in via di sviluppo.
(tratto da Regione E.Romagna e le Journal) 2 aprile 2015