A quattro giorni dal pranzo di Pasqua, si accende il fuoco della polemica. Ci ha pensato ieri sera Matteo Renzi, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La7, a sfidare in campo aperto la scelta «vegana» di Silvio Berlusconi, con i suoi cinque agnellini adottati a Villa San Martino e così salvati dalla tavola pasquale. Ma non solo: anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, ricevendo ieri l’Ente nazionale protezione animali, ha deciso di adottare a distanza Gaia e Gioia , le due agnelline portate a Montecitorio dai rappresentanti dell’Enpa. «Un gesto utile a salvar loro la vita», ha sottolineato la Boldrini. Matteo Renzi, però, non ci sta: «A Pasqua mangerò l’agnello, è una tradizione famigliare. Se uno è vegetariano o vegano merita rispetto, ma non bisognerebbe strumentalizzare una scelta personale. Io non farò mai una campagna su questo. In politica ci sono già tanti animali, non mettiamoci anche quelli veri. Comunque sono di Firenze e se mi toccano la “fiorentina” mi arrabbio…».
Intanto, il video di Berlusconi che allatta col biberon Fiocco di Neve , uno degli agnellini adottati, è già diventato virale e la campagna «A Pasqua scegli la vita, scegli veg», promossa dal leader di Forza Italia insieme alla deputata Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, sta ottenendo un discreto successo. Tantissime le adesioni e lo conferma anche il dato fornito dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), secondo cui un ristorante su quattro a Pasqua non servirà piatti a base di agnello o capretto. E l’accusa lanciata da Renzi di strumentalizzare gli animali viene rispedita al mittente dalla Brambilla: «Renzi divora gli agnellini? Scelta deprecabile, ma personale. Non ci potevamo aspettare nulla di diverso da lui. Il suo governo ha inanellato la più impressionante serie di provvedimenti anti-animalisti mai vista nella storia della Repubblica». Segue un lungo elenco tra cui «il via libera alle leggi regionali che prevedono stragi di ungulati», «la legge sull’eradicazione della nutria» e «la possibilità di caricare con più cartucce (fino a 5) le armi semiautomatiche per la caccia al cinghiale».
Anche Laura Boldrini replica a Renzi: «Lui dice che a Pasqua mangerà l’agnello? Ognuno fa come vuole, siamo in democrazia. Credo, però, che il rispetto delle tradizioni non ci obbliga a uccidere altri esseri viventi. Io non mangio l’agnello da sempre, ma non sono vegetariana: il mio impegno è di diventarlo entro la fine della legislatura». La presidente della Camera ne ha pure per Berlusconi: «Per i suoi agnellini ha fatto un casting. Le mie agnelline, Gaia e Gioia, invece vengono da una fattoria di Civita Castellana, sono veraci. A Montecitorio belavano nei corridoi e si sentiva pure un certo olezzo». La Boldrini ieri ha firmato la petizione dell’Enpa per chiedere la fine della macellazione degli agnelli per Pasqua, una pratica «che nel 2016 ha portato al mattatoio oltre due milioni di animali, anche se si registra una significativa riduzione rispetto agli anni precedenti».
Renzi a sua volta controbatte: «La Coldiretti ha lanciato l’hashtag “salva un pastore” in favore di quelli che lavorano nelle zone terremotate. E la trovo un’ottima idea».
Fabrizio Caccia – Il Corriere della Sera – 13 aprile 2017