La Guardia di finanza eserciterà la funzione esecutiva nei confronti dei debitori per multe di quote latte. Lo precisa la circolare del 23 febbraio emanata dal Comando generale. Il regime delle quote latte, cessato a decorrere dall’aprile 2015, prevedeva dei limiti alla produzione, negoziati Paese per Paese nell’ambito dell’Unione europea, al fine di ridurre il divario tra l’offerta e la domanda e conseguire un migliore equilibrio del mercato stesso.
Una volta definiti i quantitativi nazionali di riferimento, ai singoli produttori veniva assegnata una quota individuale che rappresentava il limite entro cui produrre e commercializzare latte; il superamento della quota produttiva assegnata determinava, in capo all’allevatore, un prelievo supplementare sulle eccedenze prodotte nella misura stabilità dal regolamento del Consiglio n.1234/2007 del 22 ottobre 2007.
La riscossione delle multe
Con la legge 33/2009, il compito di riscuotere gli importi dovuti nei periodi dal 1995/1996 fino al 2008/2009 è stato affidato all’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), la quale, ai sensi dell’articolo 8-quinquies del Dl 5/2009, modificato da ultimo dalla legge di Stabilità n. 190/2014, procede alla riscossione mediante ruolo avvalendosi anche delle società del Gruppo Equitalia Spa o del Corpo della Guardia di finanza.
Al fine della corretta applicazione della disciplina contenuta nella legge 5/2009, in data 14 gennaio 2016 veniva stipulata una convenzione tra i tre enti interessati (Agenzia per le erogazioni in agricoltura, Equitalia e Guardia di finanza).
Successivamente, in data 17 gennaio 2017, veniva stipulato un secondo accordo con cui veniva inclusa nelle operazioni anche Riscossione Sicilia Spa.
Il ruolo delle Fiamme gialle
Con la circolare di ieri, alla luce degli accordi presi, la Guardia di finanza fa il punto sui compiti che la stessa svolgerà al fine di garantire il prelievo per conto dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura.
In particolare, alla Guardia di finanza, in qualità di forza pubblica, spetta la funzione di assistenza al personale incaricato degli adempimenti esecutivi nei confronti di debitori, con riguardo alle operazioni di notifica delle cartelle di pagamento e alle successive attività di recupero forzoso; inoltre, assume anche funzione di concorso nell’esecuzione di accertamenti patrimoniali in relazione a posizioni debitorie consistenti.
Gian Paolo Tosoni – Il Sole 24 Ore – 3 marzo 2017