Francesca Schianchi. «#Il ponte è servito» contro «#altro che ponte». La nuova puntata dello scontro tra Pd renziano e Cgil si gioca via Twitter. E, a poche ore dalla Direzione nazionale, scatena una polemica anche all’interno del Pd, con l’ex presidente Bindi che bacchetta i dirigenti impegnati in «polemiche imbarazzanti».
Cuore della discussione è il giorno scelto dalla Cgil per proclamare lo sciopero generale: venerdì 5 dicembre. Non fanno nemmeno in tempo a comunicarlo, invitando Cisl e Uil a convergere sulla data, che il super renziano Ernesto Carbone, deputato e membro della segreteria Pd, sferza via Twitter: «Il 5 dicembre è un venerdì poi sabato, domenica e lunedì 8 dicembre che è festivo… il ponte è servito #Coïncidence», a cui aggiunge, tanto per rendere più chiaro l’attacco al sindacato, un nuovo tweet con la foto di una bottiglietta di profumo dal nome francese Coïncidence, a ricalcare la t-shirt della Camusso di sabato scorso con una boccetta di fragranza «Arrogance» e lo slogan «profumo di premier». A lui si aggiunge Francesco Nicodemo, già in segreteria Pd e ora nello staff di Palazzo Chigi: «Se in giro leggo e si dice “fanno lo sciopero prima del ponte dell’Immacolata”, forse la Cgil dovrebbe farsi qualche domanda. Forse, eh!».
La Cgil, come prevedibile, non ci sta: «E’ questa l’idea che il Pd ha dei problemi del mondo del lavoro? #altro che ponte» (Carbone insiste: «E’ questa l’idea che ha la Cgil di uno strumento così importante come lo sciopero?») e una serie di altri tweet per spiegare le ragioni della decisione. Ma non ci stanno anche altri, dal leader di Sel Nichi Vendola («bisogna avere rispetto della Cgil») all’ex sindacalista Giorgio Airaudo («gli scioperi “ponte” non esistono e chi lo dice ne ha fatti pochi»), fino ad alcuni colleghi del Pd. «Non condivido le ragioni dello sciopero della Cgil. Ma un lavoratore che sciopera sacrifica molto. Ironizzare sulla data è un’inutile offesa», prende le distanze il presidente del Pd Matteo Orfini. «Stupide dichiarazioni» quelle di Carbone, le definisce il deputato Marco Carra. «Auspica» una presa di distanza da parte di Renzi, perché se quella fosse la posizione ufficiale del Pd, dice, «sarebbe molto grave». Ufficiale forse no, ma in serata ci pensa anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, fedelissimo di Renzi, a fare notare che i sindacati «non scioperano mai nei giorni infrasettimanali».
Sciopero generale, altro che ponte dal Manifesto
La Stampa – 13 novembre 2014