Corriere del Veneto. Il quartier generale della sanità veneta s’insedia definitivamente a Padova, con il raddoppio della sede di Azienda Zero, nata nel 2017 per gestire la maggioranza delle gare d’appalto per tutte le Usl, i contenziosi, le assicurazioni, i 9 miliardi di euro di Fondo sanitario regionale, il controllo di gestione delle aziende sanitarie, il sistema informatico e una serie di servizi. Cioè le Unità complesse di Rischio clinico, Governo clinico-assistenziale, Screening, Servizio epidemiologico regionale, Registro Tumori, Autorizzazione all’esercizio, Analisi attività assistenziali sanitarie e sociosanitarie, insediate proprio nella Casa Rossa. Ex distretto padovano completamente ristrutturato dall’Usl Euganea con 3,6 milioni di euro corrisposti dalla Regione e rinato appunto nella veste di nuovi uffici di Azienda Zero, grazie a un contratto di concessione ad uso gratuito trentennale.
«In questa palazzina di quattro piani e duemila metri quadri troveranno spazio 107 dipendenti, tutti di area sanitaria — ha spiegato il direttore generale Patrizia Simionato alla vernice di ieri — e provenienti anche da Verona e Venezia. Attualmente Azienda Zero ne conta in tutto 189, ma entro giugno 2020 penso di andare a regime e di arrivare ai 318 previsti». La sede originaria di passaggio San Gaudenzio ospiterà il personale tecnico-amministrativo e sarà ampliata a duemila metri quadri con l’aggiunta di un locale adiacente, ex ristorante, preso in affitto e da trasformare nell’ingresso e in spazi dedicati ai gruppi di lavoro del Centro regionale acquisti. E’ infine in corso una trattativa per l’acquisto di un ulteriore piano in una palazzina di via Trieste (mille metri quadrati), da riservare agli informatici.
Azienda Zero, nata nel 2017 da un’idea di Domenico Mantoan, direttore generale di Sanità e Sociale del Veneto, e replicata dalle altre Regioni, secondo le parole del governatore Luca Zaia consente un risparmio di 60-70 milioni di euro l’anno. «E’ l’applicazione dell’economia di scala — ha spiegato il presidente ieri mattina, al taglio del nastro della nuova sede cui ha partecipato anche Fabrizio Boron, presidente della commissione regionale Sanità — facendo le gare d’appalto relative agli acquisti per tutti gli ospedali, si risparmia. Azienda Zero è una grande sfida, rappresenta una scommessa vinta, un nuovo modello di sanità». E a proposito di concorsi, il presidente ha ricordato che continuano ad andare praticamente deserti quelli dedicati ai camici bianchi: «Nei nostri ospedali mancano 1380 specialisti, ma all’ultimo bando di gara per medici di Pronto Soccorso si sono presentati in tre a fronte di 81 posti, mentre a quello per anestesisti abbiamo registrato 30 candidati per 120 posizioni. Bisogna aumentare i posti nelle Scuole di specializzazione, non siamo noi a non voler assumere. Tanto è vero che abbiamo incrementato infermieri e operatori sociosanitari, diminuendo gli amministrativi».