Il problema ci sarà anche in caso di totale sblocco del turn over perché i nuovi ingressi non riusciranno comunque a coprire i 54mila medici che andranno in pensione. I numeri frutto di una ricerca presentata durante l’Assemblea 2018 a Roma. Le carenze maggiori si registrano per igienisti, patologi clinici, internisti, chirurghi, psichiatri, nefrologi e riabilitatori. E la Federazione lancia le sue proposte per invertire la rotta: “Maggiore valorizzazione delle professioni non mediche, maggiore integrazione tra mmg, pediatri di libera scelta e medici ospedalieri”.
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12 luglio