Retribuzioni contrattuali ferme a marzo, pur confermando un aumento dell’1% rispetto al corrispondente periodo del 2014. L’aumento delle retribuzioni nel settore privato (+1,5% tendenziale) è stato controbilanciato al congelamento degli stipendi nel pubblico impiego.
I settori che a marzo presentano gli incrementi tendenziali della retribuzione maggiori sono telecomunicazioni (3,5%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,3%), energia e petroli ed estrazioni minerali (0%). Si registrano variazioni nulle nel settore del commercio e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Marzo segna poi un record in termini di attesa di un rinnovo contrattuale. Sempre secondo l’Istat c’erano 40 contratti, pari a 7,3 milioni di lavoratori, in attesa di rinnovo (di cui 2,9 milioni nella Pa). Alla fine di marzo la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 56,9% nel totale dell’economia e del 44,4% nel settore privato. L’attesa del rinnovo è lievitata ad oltre 3 anni (in media è ora di 39,3 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 23,7 mesi per quelli del settore privato).
23 aprile 2015