I dipendenti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie si preparano allo sciopero. Se nulla interverrà per riaprire il tavolo della trattativa, braccia incrociate il 30 di aprile per buona parte dei 400 lavoratori, tra la sede di Legnaro e quelle nelle altre provincie venete e friulane. Lo stato di agitazione è stato proclamato nelle scorse settimane da Cisl e Uil: una protesta a cui non partecipa la Cgil che, anzi, con la direzione dell’Istituto ha formato anche l’accordo per porre fine alla diatriba sui fondi economici, in parte ridotti e in parte usati per pagare le posizioni organizzative. «Quello sottoscritto dalla Cgil non può essere un accordo valido» sottolinea Stefano Tognazzo della Uil, «la legge dice che bisogna avere la maggioranza e la Cgil ha 6 rappresentanti su 12 nella Rsu. Se l’azienda lo applicherà lo impugneremo subito. Anzi, riteniamo che questa cosa rafforzi ancora di più l’azione legale intentata contro l’Istituto per attività antisindacale. La nostra protesta a fianco dei lavoratori e dei loro diritti prosegue». Ieri mattina si è tenuta un’assemblea molto partecipata nella sede di Legnaro: «I Dipendenti delle altre sedi erano collegati in videoconferenza» fa notare Tognazzo, «abbiamo deciso di scioperare il 30 aprile ma prima organizzeremo un presidio per rivendicare le nostre posizioni. Non possiamo accettare un accordo che di fatto impoverisce i lavoratori, sottraendo loro risorse. Non potevano essere sottratte risorse dai fondi contrattuali senza accordo sindacale così come non andavano pagate le posizioni organizzative di Ricerca e Sperimentazione con quei soldi». (e.l.)
IL MATTINO DI PADOVA – Martedì, 13 febbraio 2018