Continua ad aumentare la disoccupazione in Italia raggiungendo livelli record. A dicembre 2011 il tasso di disoccupazione è salito all’8,9% in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a novembre.
E di 0,8 punti percentuali su base annua: si tratta del dato più alto dal gennaio 2004, anno d’inizio delle serie storiche mensili dell’Istat. Gli analisti si aspettavano un tasso all’8,7%. Il dato di novembre è stato corretto al rialzo all’8,8% dall’8,6% preliminare
Se si prendono in considerazione le serie storiche trimestrali, invece, per ritrovare un tasso di disoccupazione così alto bisogna tornare al terzo trimestre del 2001. Lo ha reso noto l’Istat che ha diffuso i dati provvisori di dicembre che evidenziano che il numero di disoccupati ha raggiunto quota 2 milioni e 243mila (+20mila rispetto a novembre), tornando ai livelli di dieci anni fa. «Un peggioramento consistente dovuto – spiegano i tecnici dell’Istat – soprattutto all’incremento della disoccupazione maschile». La disoccupazione maschile cresce, dunque, del 5,1% rispetto a novembre e del 15,1% su base annua. Diminuisce invece il numero di donne disoccupate rispetto a novembre del 3,9% mentre aumenta del 6,2% in termini tendenziali.
In Italia quasi un giovane su tre, di coloro che partecipano attivamente al mercato del lavoro, è disoccupato. A dicembre il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) si è attestato al 31%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 31,2% di novembre.
Quanto all’occupazione, a dicembre 2011, gli occupati in Italia sono 22.903.000 con un tasso del 56,9%, stabile su base mensile e in calo dello 0,1% su base annua.
In Germania
La disoccupazione è scesa invece ai minimi storici a gennaio in Germania. Secondo le statistiche nazionali diffuse dall’agenzia per l’impiego, il rapporto tra persone in cerca di lavoro e forza lavoro é sceso al 6,7% destagionalizzato (6,8% dicembre) e il numero di disoccupati é calato di 34mila unità a 2,85 milioni (-25mila a dicembre). La lettura é decisamente migliore rispetto al consensus degli economisti che indicava un tasso fermo al 6,8% e un calo di 10mila unità. A livello non destagionalizzato il tasso di disoccupazione cresce di 0,7 punti al 7,3% (+302mila unità a 3,08 milioni).
ilsole24ore.com – 31 gennaio 2012