Gli alimenti conservati alla rinfusa nelle celle frigorifere, mancavano di etichette che ne permettessero la tracciabilità,e non venivano rispettate le procedute di autocontrollo
«Ambiente particolarmente adatto per chi ama la tranquillità e la buona cucina. Il ristorante, particolarmente curato, offre specialità tipiche locali e internazionali». Così recita la pagina internet che pubblicizza le caratteristiche dell’hotel Capo Est, ma queste promesse non sembrano trovare conferma nelle opinioni di dice di averlo visitato negli ultimi due anni, anch’esse in rete, sul sito tripadvisor.it. Ma se le opinioni possono essere contrastanti, più difficile è mettere in dubbio il giudizio dell’Asl 14 che, qualche giorno fa, ha ispezionato la struttura ricettiva e ha imposto la chiusura momentanea della cucina dell’albergo per carenze igienico sanitarie.
Il provvedimento è stato portato anche alla conoscenza del sindaco ieri mattina. Una vera mazzata, in piena stagione turistica, ma che non ha dissuaso i gestori dalla ricerca di nuovi clienti, almeno a giudicare dai cartelli «Camere libere», con tanto di cellulare da chiamare per la prenotazione, che, anche ieri mattina, erano bene in vista all’ingresso dell’albergo. Anche perché l’intenzione dei titolari è di riprendere, entro oggi, la normale funzionalità. Secondo gli ispettori Asl gli alimenti erano conservati alla rinfusa nelle celle frigorifere, e mancavano di etichette che ne permettessero la tracciabilità, parte dell’attrezzatura di cucina è vetusta e gli stessi locali hanno bisogno di riordino e risanamento a causa delle infiltrazioni di umidità. Inoltre non venivano rispettate le procedute di autocontrollo, i rifiuti erano posti in contenitori privi di coperchio e ammassati all’esterno dei locali.
L’ordinanza è stata notificata all’albergo martedì pomeriggio e i titolari si sono subito dati da fare per porre rimedio. «Gli operai che stavano eseguendo alcuni lavori a un terrazzo – spiega l’avvocato Giorgio Muccio, che rappresenta l’albergo – sono stati subito dirottati alle cucine per sistemare le carenze segnalate e già domani (oggi, ndr) l’Asl dovrebbe permettere l’uso della cucina». Purtroppo non è la prima volta che il Capo Est finisce nel mirino degli organi ispettivi, per esposti dei clienti che, negli ultimi anni, hanno manifestato scontento per molte carenze: dalla pulizia delle stanze, alle prenotazioni confuse, alla qualità della ristorazione, appunto. «Credo – dice Renzo Bonivento, presidente dell’associazione albergatori – che si sia trattato di una disattenzione per gli altri lavori in corso. Sono certo che rimedieranno subito e la cosa non si ripeterà».
La Nuova Venezia – 2 luglio 2011