La prima cosa che vedranno gli utenti sarà un po’ di movimento al secondo piano dell’ospedale. Ora ci sono degli ambulatori della Usl, che saranno spostati al primo piano, dove ci sono molti spazi a disposizione. Al secondo piano intanto i muri verranno affrescati e saranno cambiate le targhette e le attrezzature interne ad una dozzina di ambulatori. Sarà qui che gli ammalati si recheranno per le prime visite di controllo oncologiche e qui arriverà il personale dell’Istituto Oncologico Veneto, che sarà supportato da un paio di infermiere dell’azienda sanitaria locale.
Una operazione che sarà completata ufficialmente entro il 30 settembre, data zero della nuova era dello Iov a Castelfranco, che l’altro giorno è stato oggetto della delibera finale da parte della giunta regionale. Nel mentre, sarà aperto un bando della durata di un mese per i lavori al decimo e undicesimo piano, che oggi sono al grezzo. In tutto, sono stati stanziati 6,5 milioni di euro e qui saranno collocate le stanze per le degenze di chi è ammalato di cancro.
La «scheda» prevede 113 letti di area medica, 70 dei quali dedicati alla Medicina Generale; 35 di area chirurgica di cui 25 di Chirurgia Generale e 10 di Ortopedia; 30 di area materno infantile, di cui 20 di Ostetricia, 7 di Pediatria e 3 di Patologia Neonatale; 8 di Terapia Intensiva; 4 di area Servizi di diagnosi e cura. È prevista anche l’attivazione di 25 posti letto di Ospedale di comunità. Lo Iov potrà contare su 38 posti letto di area medica; 80 di area chirurgica; 6 di terapia intensiva; 14 di Riabilitazione Oncologica. Infine, 25 letti verranno aggiunti per i pazienti provenienti da fuori regione. A quel punto, la struttura sarà composta da 186 posti letto per acuti di tipo «generalista» e da altri 138 letti dedicati all’attività dello Iov di Padova. I tempi li spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria unica. «Il bando, che apriremo a settembre, durerà un mese per raccogliere le offerte», spiega. «A quel punto gli atti saranno valutati da una commissione e sarà nominato un vincitore in modo tale che i lavori inizino a gennaio del 2018. Abbiamo dato un anno di tempo per la consegna finale delle opere, quindi a gennaio del 2019 circa un centinaio di persone tra medici dello Iov, dipendenti della Usl e nuovi assunti potranno entrare in reparto».
Il Corriere del Veneto – 25 agosto 2017