Si è svolto oggi al ministero della Salute l’incontro tra il ministro Ferruccio Fazio e i sindacati della dirigenza del Ssn in merito alla proroga per l’intramoenia allargata
Fazio ha garantito il proprio impegno per far slittare la scadenza al 31 dicembre del 2012 in attesa di una soluzione legislativa. Con il decreto milleproroghe la scadenza era stata posticipata solo di 3 mesi, cioè fino al 31 marzo 2011. Anaao soddisfatta, per la Cgil un “incontro interlocutorio”.
27 GEN – Si è svolto oggi al ministero della Salute l’incontro il ministro Ferruccio Fazio e i sindacati della dirigenza del Ssn sulla libera professione intramoenia allargata.
Il ministro ha confermato la volontà di arrivare ad una proroga fino al 2012 ed ha illustrato le diverse possibilità tecnico-legislative di poterlo fare. Attualmente la proroga, contenuta nel Milleproproghe, è limitata al 31 marzo 2011, ma – spiega il segretario nazionale dell’Anaao Assomed, Costantino Troise – un’ulteriore proroga sarà inserita “in sede di conversione del decreto milleproroghe o con un apposito Dpcm emanato entro il prossimo 31 marzo. Inoltre Fazio ha ribadito la sua volontà di mantenere la promessa fatta ai medici qualche mese fa di prorogare la LPI allargata al 31 dicembre del 2012 in attesa di una soluzione legislativa che eviti il ricorso ad oltranza al sistema delle proroghe”.
Troise si è detto “soddisfatto delle assicurazioni” del ministro, anche se “più in salita la strada per trovare soluzioni ai problemi posti rispetto alle certificazioni online”. L’argomento, “non in agenda”, come spiega una nota della Fp Cgil Medici, è stato affrontato per ribadire a Fazio le criticità del sistema rilevate dai medici. Il ministro, secondo quanto riportato dalla Fp Cgil Medici, “ha dato la sua disponibilità ad intervenire anche presso il collega Brunetta, stante la scadenza del 31 gennaio 2011 per la “moratoria” sui provvedimenti disciplinari”.
“Purtroppo – osserva il segretario nazionale dell’Anaao Assomed – si sta sottovalutando il fatto che l’obbligo della trasmissione telematica dei certificati di malattia si sta configurando come un problema di sanità pubblica perché soprattutto i pronto soccorso, già al collasso per croniche carenze, non sono in grado di sostenere il peso di ulteriori carichi burocratici, specie in periodi epidemici. Senza contare il rischio che malati, portatori di virus, costretti a soggiornare a lungo in ambienti affollati da una popolazione fragile si trasformino, loro malgrado. Occorrono – conclude Troise – soluzioni condivise per prorogare l’esordio del regime sanzionatorio e trasmettere serenità alla categoria già sottoposta a dura prova dalla crescita esponenziale della domanda sanitaria. Per queste problematiche i sindacati chiederanno anche un incontro al ministro Brunetta”.
Quotidianosanita.it
27 gennaio 2011