Mega risarcimento per un’anziana signora di Abano Terme rimasta intossicata dopo aver mangiato in un noto ristorante dei Colli Euganei. Dopo la condanna del ristorante da parte del tribunale di Padova, la donna aponense ha ottenuto un maxi-risarcimento di 460.303,39 euro. Una cifra record per cause di questo tipo e la sentenza è destinata a fare scuola. Il fatto risale al 2009, anche se la sentenza è arrivata solo questa estate, dopo una battaglia legale durata sette anni.
Tutto ha inizio quando la famiglia G. si reca in un ristorante sui Colli Euganei per consumare insieme il pranzo domenicale. Verso la fine del pasto, il titolare si presenta al tavolo consigliando delle crudità marine. L’indomani tutta la famiglia viene colta da dissenteria, mentre la donna, accusa sintomi ben più gravi e viene ricoverata alla Casa di Cura di Abano Terme dove le viene diagnosticata una rara malattia, la sindrome di Guillan-Barrè. Le condizioni della signora si aggravano sempre più, tanto che il figlio decide di trasferirla all’Ospedale di Verona. Il figlio della donna si affida alla consulenza dell’avvocato Claudio Calvello di Abano Terme pen· valutare eventuali responsabilità nell’accaduto. A seguito di una consulenza medico legale a firma del dottor Francesco Munari e del professor Mauro Dam, confermata dal Ctu del tribunale, viene prefigurata una grave invalidità da collegarsi alla consumazione delle crudità marine servite dal ristorante. Si scoprirà nel corso della causa anche che quelle crudità non dovevano assolutamente essere servite ai commensali poiché il titolare aveva riciclato ostriche e tartufi di mare avanzati da una cena allestita la sera precedente. Con l’aggravante che il ristorante risultava pure sfornito dei documenti di provenienza. Viene quindi promossa un’azione legale a firma dell’avvocato Claudio Calvello, il quale riesce a far valere i diritti dell’anziana signora, giacché il tribunale di Padova (giudice Guido Marzella) condanna il ristorante a risarcire la somma di ben 460.303,39 euro. Somma che il ristorante ha deciso di saldare tramite l’assicurazione. «Sono molto soddisfatto per l’esito della causa che è stata estremamente impegnativa sotto il profilo professionale, visto che risulta tra i pochissimi casi trattati dalla giurisprudenza che in analoghi precedenti aveva addirittura respinto le richieste di risarcimento delle vittime», spiega il legale difensore della signora aponense, Claudio Calvello.
Il Mattino di Padova – 2 ottobre 2016