Il direttore generale accusa Antonio Sili Scavalli di «uso improprio dei mass media». Lui: «Non ho mai denunciato il falso»
ROMA – Manca solo un giorno. Da domani Antonio Sili Scavalli, sindacalista Fials e medico di reumatologia al Policlinico, non potrà più visitare né in reparto né in ambulatorio. Dopo un anno a colpi di diffide ed esposti alla Procura e alla Corte dei Conti, venerdì 30 agosto il direttore generale, Domenico Alessio, lo ha licenziato dall’attività assistenziale, lasciandogli il «posto» come ricercatore e docente. «Colpa», se così si può dire, soprattutto delle famigerate gallerie ipogee, di cui Sili Scavalli non ha mai smesso di denunciare le condizioni anche dopo la ristrutturazione seguita all’inchiesta della magistratura.
«USO IMPROPRIO DEI MASS MEDIA» – Nella delibera 538, di dieci pagine, il direttore generale contesta al sindacalista di aver avuto «un atteggiamento volutamente persecutorio e reiterato a detrimento dell’immagine dell’azienda attraverso l’uso improprio dei mass media», in particolare «in occasione della riapertura delle gallerie ipogee». Sui tunnel sotterranei Sili Scavalli avrebbe rilasciato «dichiarazioni allarmistiche e denigratorie, tese a far emergere un inesistente stato di abbandono e di incuria». E il medico avrebbe usato lo strumento delle diffide in modo «abnorme e distorto», avendone presentate «ALMENO 38».
RICORSO IN TRIBUNALE – Sili Scavalli si difende e annuncia che impugnerà il provvedimento in tribunale. «Se nelle mie denunce sono false – dice -, perché Alessio non mi ha querelato?». E aggiunge: «Per gli stessi fatti per cui il direttore generale mi ha licenziato il 3 luglio scorso la commissione etica straordinaria dell’ateneo mi ha assolto dichiarando: “Nel merito la commissione ritiene che, in relazione alla documentazione in atti e avuto riguardo al codice etico, non sembrano emergere fatti di rilevante gravità in capo al dr. Sili Scavalli.”».
2settembre 2013 Corriere.it