Proposta di legge in consiglio veneto: stop a nomine per spartire sedie e ricambiare favori. Selezioni in base a professionalità e competenza
(Arv) Venezia 18 novembre 2010 – Stop alle nomine dei direttori generali delle Ulss venete fatte solo per spartire sedie e per ricambiare favori. La selezione e la valutazione dell’operato devono avvenire solo in base a competenza, merito e professionalità. Questo l’obiettivo della proposta di legge presentata in Consiglio regionale da Diego Bottacin , primo firmatario, assieme agli altri colleghi del neocostituito Intergruppo in Regione Veneto Giuseppe Bortolussi , Mariangelo Foggiato , Raffaele Grazia , Stefano Peraro e Stefano Valdegamberi . Il progetto di legge prevede che il compito di scegliere la lista di nomi ai quali affidare la dirigenza delle aziende sociosanitarie, delle aziende ospedaliere e dei centri di riferimento venga definita da un’agenzia di consolidata reputazione, che opera su ambiti internazionali, indipendenti che, proprio grazie alla propria autonomia di giudizio, acquisisce il prestigio e la reputazione che garantiscono il mercato e le commesse. Con procedura pubblica e gara europea, la Regione assegna un incarico di consulenza della durata quinquennale ad una primaria agenzia che riesamina e aggiorna, entro il 31 marzo di ogni anno, l’elenco delle persone professionalmente più idonee a svolgere l’incarico di direzione generale delle aziende sociosanitarie, e ne valuta il curriculum formativo e professionale, redigendo una lista ristretta dei 50 migliori manager, motivandone la scelta. Il Presidente della Giunta regionale procederà alla scelta dei Direttori generali, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci interessata, attingendo esclusivamente entro tale lista. Una volta l’anno, poi, l’agenzia produrrà una valutazione annuale dei risultati della gestione dell’azienda che costituirà l’unica base per l’assegnazione del premio incentivante annuale. In caso di valutazione negativa, il Presidente della giunta procederà a rescindere il contratto e a nominare un nuovo direttore generale. “E’ arrivato il momento di porre fine alla logica spartitoria delle poltrone – dichiara Bottacin – Abbiamo visto dove siamo finiti con la sanità nel corso di questi anni in cui la decisione delle nomine dei dirigenti è stata affidata solo al Presidente della Regione: buchi milionari, liste d’attesa infinite, ma soprattutto incapacità del sistema di fare le scelte necessarie anche quando danno fastidio a qualche potentato politico. E’ un andazzo che ha visto scegliere per questo delicato incarico, pur con qualche meritoria eccezione, figure asservite ai voleri di una parte politica prima che all’interesse generale dei pazienti e della collettività. Con ricadute negative a cascata tanto che il metodo della lottizzazione interessa ormai tutto la dirigenza sanitaria. Il sistema deve cambiare radicalmente ed essere messo nelle condizioni di selezionare i più bravi, non i più fedeli”.