Sulla base del documento elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità del 24/06/2019 la Giunta regionale, con delibera n. 1494 del 15 ottobre 2019 (Bur del 29 ottobre 2019), individua le azioni da intraprendere per sorvegliare la catena alimentare delle aree interessate dall’inquinamento da Pfas e per monitorare gli alimenti presenti sul mercato nell’intero territorio regionale.
Sulla base dei monitoraggi effettuati negli anni scorsi “la Direzione regionale Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Veterinaria propone di procedere con due ulteriori piani di campionamento ed analisi con l’obiettivo, da un lato, di acquisire i dati relativi al livello di presenza di sostanze perfluoroalchiliche negli alimenti presenti sul mercato attraverso un “Piano di monitoraggio regionale di Pfas sugli alimenti e sui materiali a contatto presenti sul mercato” e, dall’altro lato, di accogliere il suggerimento di acquisire ulteriori dati analitici su alcuni prodotti della zona rossa attraverso una specifico piano. Al fine di ampliare l’area da cui acquisire tali dati analitici si ritiene vada predisposto il “Piano di sorveglianza di Pfas nei prodotti agroalimentari delle zone rossa e arancione”; il piano riguarderà oltre all’area rossa, nella quale l’impatto della contaminazione è stato maggiore, anche l’area arancione, da considerarsi, in base alle conoscenze attuali, a rischio sanitario inferiore per la popolazione residente, data la presenza di Pfas solo nelle acque sotterranee. L’estensione del piano di sorveglianza a tale area ha l’obiettivo di acquisire dati sui tenori di PFASs nelle matrici alimentari in relazione alle pratiche agrozootecniche applicate, al fine di individuare pratiche efficaci per ridurre l’introduzione di Pfas nella catena alimentare ed acquisire ulteriori elementi conoscitivi per la valutazione dell’esposizione”.
“L’ISS ha garantito la disponibilità a fornire il supporto tecnico all’elaborazione dei piani, con uno specifico disegno di studio, ad analizzare i risultati e a caratterizzare il rischio alla luce delle nuove indicazioni di EFSA. I laboratori dell’IZSVe e dell’ARPAV possono essere designati laboratori ufficiali per condurre le analisi di entrambi i piani”.
Il Piano di sorveglianza ed il Piano di monitoraggio prevederanno la ricerca delle 12 sostanze Pfas e delle nuove sostanze GenX e cC6O4, individuate nel corso delle varie analisi disposte dalla Regione nell’ambito degli approfondimenti seguiti alla contaminazione da Pfas.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1494 del 15 ottobre 2019
Azioni regionali conseguenti alla relazione finale trasmessa dall’Istituto Superiore di Sanità avente ad oggetto “Valutazione dell’esposizione alimentare e caratterizzazione del rischio – Contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche in Veneto”.