Sono quattro al momento i focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità in provincia di Verona. Tra ieri e oggi la conferma in altri due allevamenti (30.500 capi il primo, 14mila capi il secondo) siti nella Zona di protezione dei precedenti, cui sono state applicate le misure previste per focolai Hpai. Il Centro di referenza nazionale influenza aviaria aveva comunicato il 23 ottobre il rilievo di positività virologica per virus influenzale tipo A sottotipo H5N1 ad alta patogenicità (HPAI) in un secondo allevamento di tacchini da carne di 11.600 capi sito in Zona di Protezione del precedente focolaio di Ronco all’Adige (Verona. Già alla luce del primo focolaio del Veronese il Ministero della Salute aveva emanato, con una nota del 21 ottobre 2021, ulteriori misure di riduzione del rischio sul territorio nazionale. Ma vista la situazione epidemiologica in evoluzione e a fronte dei risultati dei controlli effettuati a seguito dei recenti focolai lo stesso Minsalute non esclude che potranno essere emanate nei prossimi giorni ulteriori disposizioni.
Influenza aviaria H5N1 ad alta patogenicità in Provincia di Verona. Ulteriori misure di riduzione del rischio sul territorio nazionale
La Direzione generale sanità animale sottolinea che l’attuale situazione epidemiologica evidenzia un chiaro aumento del rischio di introduzione di virus dell’influenza aviaria nella popolazione avicola domestica e pertanto la necessità di mettere in atto appropriate ed efficaci misure atte a ridurre tale rischio.
Dispone quanto segue:
1) Sull’intero territorio nazionale si ribadisce l’obbligo per chiunque detenga volatili di segnalare all’azienda ASL competente per territorio i sospetti di influenza aviaria riferibili a comparsa di sintomatologia clinica, aumenti della morbilità o della mortalità o variazioni significative dei parametri produttivi con particolare riferimento a produzione giornaliera di uova, consumo giornaliero di mangime e/o di acqua, in applicazione a quanto previsto dal Reg. CE 429/2016 e atti delegati. In tali situazioni, i Servizi veterinari della ASL devono conferire al laboratorio diagnostico (IZS) competente per territorio un set di campioni standard per i test virologici o sierologici descritto dal dispositivo del Ministero della Salute del 15/10/2021
2) Nelle zone A e B definite nell’Accordo Stato Regioni rep. 125, del 25 luglio 2019 di cui alla nota DGSAF prot. n. 29049 del 20 novembre 2019 dovranno essere effettuati nei tacchini da carne e nelle ovaiole a fine ciclo destinate al macello una visita clinica entro le 96 ore precedenti il primo carico e il prelievo di 20 tamponi tracheali e 20 campioni di sangue per capannone (fino ad un massimo di 60 per allevamento distribuiti uniformemente nei vari capannoni) nelle 96 ore precedenti il primo carico per esami virologici e sierologici. Se il carico dura più giorni, i prelievi dovranno essere ripetuti ogni 72 ore. Questa attività può essere svolta anche con il supporto dei veterinari della filiera.
3) Sospensione della pratica di utilizzo quali richiami vivi dei volatili appartenenti agli Ordini degli Anseriformi e Caradriformi nelle Zone A e B definite nell’Accordo Stato Regioni rep.125, del 25 luglio 2019 di cui alla nota DGSAF prot. n. 29049 del 20 novembre 2019, e successive modifiche. Si precisa che gli animali dovranno rimanere presso il luogo di utilizzo o di detenzione e non essere spostati per alcun motivo se non previa autorizzazione e verifica da parte del Servizio veterinario competente per territorio.
4) Sospensione del rilascio di pollame per il ripopolamento di selvaggina da penna nelle Zone A e B o provenienti dalle Zone A e B definite nell’Accordo Stato Regioni rep. 125, del 25 luglio 2019 di cui alla nota DGSAF prot. n. 29049 del 20 novembre 2019. In deroga alla sospensione di cui sopra, le Autorità competenti locali potranno autorizzare tale pratica dopo un’attenta analisi del rischio con l’individuazione dei territori idonei al rilascio della selvaggina escludendo le DPPA e alle condizioni di cui all’articolo 4, comma 4, lettera g) della decisione di esecuzione 2018/1136/UE.
5) La concentrazione di pollame e altri volatili in cattività in occasione di mercati, mostre, esposizioni ed eventi culturali nelle Zone A e B definite nell’Accordo Stato Regioni rep. 125, del 25 luglio 2019 di cui alla nota DGSAF prot. n. 29049 del 20 novembre 2019 può essere autorizzata dall’autorità competente locale esclusivamente a condizione che tali eventi siano organizzati e gestiti secondo specifiche misure di biosicurezza che riducano al minimo il rischio di diffusione del virus da volatili eventualmente infetti ad altri uccelli.
6) Devono essere rafforzate le attività di vigilanza sanitaria presso i mercati, mostre, esposizioni ed eventi culturali che prevedono concentrazione di pollame e altri volatili in cattività con particolare riferimento alla verifica delle aziende di origine e di destinazione degli animali partecipanti a tali eventi.
Sulla base dell’evoluzione della situazione epidemiologica dell’Influenza aviaria e dei risultati dei controlli effettuati a seguito dei recenti focolai di LPAI e HPAI potranno essere emanate nei prossimi giorni ulteriori disposizioni.
NOTA DGSAF ULTERIORI MISURE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO – 21 OTTOBRE 2021
NORMATIVA PRECEDENTE
Nota della Regione Veneto prot. n. 478103 del 20 ottobre 2021 con oggetto: Influenza aviaria – attività di rafforzamento delle misure di biosicurezza e di sorveglianza sul territorio regionale, ad eccezione delle zone di restrizione per HPAI.
Ordinanza n. 145 del 22 ottobre 2021 del Presidente della Giunta regionale – Influenza aviaria. Istituzione delle misure di restrizione a seguito di positività per HPAI H5 nel Comune di Ronco all’Adige (VR).
Nota del Ministero della Salute prot. n. 23818 del 15/10/2021 avente come oggetto: focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) in Europa e circolazione di virus HPAI in Russia e Mongolia nelle aree di migrazione degli uccelli acquatici selvatici verso i siti di svernamento europei; focolaio di influenza aviaria H5N1 a bassa patogenicità (LPAI) in provincia di Ferrara. Indicazioni operative per l’attuazione delle attività di rafforzamento delle misure di biosicurezza e di sorveglianza sul territorio nazionale.