Il 2 febbraio la Direzione generale Sanità animale del Minsalute ha emanato un nuovo dispositivo dirigenziale che rivede le misure di contenimento dell’aviaria HPAI alla luce di un migliorato quadro epidemiologico. Il Ministero ha rimodulato la zona di ulteriore restrizione (ZUR). I Comuni che vi rientrano sono distinti in area ad alto rischio e a medio rischio, quest’ultima ulteriormente suddivisa ad alta e a bassa densità.
L’ultimo focolaio di Influenza aviaria ad alta patogenicità in un allevamento di pollame risale al 14 gennaio 2022 e, considerata la necessità di rimodulare l’estensione della ZUR prevista con dispositivo n. protocollo 29811 del 18 dicembre 2022 alla luce del miglioramento della situazione epidemiologica in Veneto e Lombardia nonché provvedere alla ridefinizione di nuove aree ad alto rischio e medio rischio e la necessità di adeguare in funzione del mutato rischio di diffusione della malattia la regolamentazione dell’accasamento del pollame, il dispositivo riorganizza le misure introdotte a dicembre nella Zona di Ulteriore Restrizione e mantiene le misure di riduzione del rischio nelle zone A e B (definite nell’Accordo Stato Regioni del 25 luglio 2019) e nelle regioni ad alto rischio di cui al decreto ministeriale del 14 marzo 2018. Il Ministero ha inoltre informatizzato le check list di biosicurezza per il settore avicolo, con attivazione ufficiale dal 15 febbraio prossimo.
Il nuovo dispositivo dirigenziale resterà in vigore fino al 31 marzo prossimo.
In complesso si allenta la pressione sul territorio e vengono rimodulate le restrizioni, maggiori nella zona ad alto rischio, dove non è ancora possibile l’accasamento di pollame ad eccezione di eventuali deroghe concesse dalle autorità sanitarie al di fuori delle zone di protezione e di sorveglianza. Da metà mese dovrebbero decadere anche queste due distinzioni e saranno definire le nuove regole per una progressiva ripartenza.
E’ sempre opportuno chiedere all’USL la possibilità di riaccasare, ovviamente nei comuni dove ciò è possibile in deroga, in quanto, mancando ora un provvedimento di blocco generale, un eventuale risposta negativa sarà utile per giustificare il prolungamento del periodo di fermo.
Nelle zone a medio rischio gli accasamenti di polli, tacchini da carne e pollastre sono consentiti a partire dal’8 febbraio, previo parere favorevole della Regione per le zone ad alta densità.
All’interno della ZUR, il servizio veterinario dell’ASL garantisce, nelle aziende commerciali presenti, l’applicazione delle seguenti misure:
– Il censimento del pollame negli allevamenti industriali;
– Il trasferimento degli avicoli all’interno di un edificio dell’azienda, anche negli allevamenti rurali e non commerciali;
– La riduzione dei contatti con i volatili selvatici;
– L’uscita di materiale dall’azienda esclusivamente previa applicazione di appropriate misure di biosicurezza;
– Predisporre mezzi di disinfezione appropriati agli ingressi e alle uscite dell’azienda e dei fabbricati che ospitano volatile;
– Gli automezzi, per il trasporto di animali vivi e di prodotti, devono essere lavati e disinfettati all’ingresso e all’uscita dell’azienda. Il trasporto deve essere di una singola partita ad un singolo impianto senza effettuare ulteriori carichi/scarichi durante il tragitto, evitare strade in prossimità degli allevamenti e prevedere l’impiego di reti antipiume.
Nella ZUR sono vietate fiere e mercati di volatili, è sospeso l’impiego di richiamivivi di volatili e il ripopolamento di selvaggina da penna.
Dispositivo dirigenziale del Ministero della Salute del 02/02/2022 prot. 2798 con oggetto: Influenza aviaria ad alta patogenicità H5N1 – Dispositivo dirigenziale recante ulteriori misure di controllo sorveglianza ed eradicazione per contenere la diffusione dell’influenza aviaria.
rimodulazione ZUR.
Nota del Ministero della Salute del 01/02/2022 prot. 2801 con oggetto: “check list biosicurezza allevamenti avicoli – classyfarm”. In aggiunta a quanto riportato nella nota sono disponibili nel sito ClassyFarm le checklist definitive e il manuale.