L’ECDC ha avviato un’indagine tra i paesi dell’UE/SEE per valutare la pianificazione della preparazione e le iniziative di mitigazione del rischio attuate a livello nazionale per le persone esposte al virus dell’influenza aviaria A (H5N1) ad alta patogenicità. L’indagine ha identificato punti comuni e differenze nelle misure applicate per proteggere le persone esposte durante le epidemie di influenza aviaria ad alta patogenicità nell’UE/SEE, evidenziando così le aree chiave in cui sono necessarie ulteriori linee guida per supportare i paesi.
Sintesi
Le risposte di 18 paesi e hanno coperto le seguenti aree:
- Pratiche di valutazione del rischio a livello nazionale
- Misure di protezione implementate durante le epidemie di A(H5N1).
- Identificazione e classificazione del rischio per esposizioni umane
- Approcci di follow-up attivo e passivo per le persone esposte
- Pratiche di prova
- Profilassi antivirale e raccomandazioni vaccinali
- Comunicazione con i laboratori, l’assistenza sanitaria primaria e secondaria e l’ECDC
- Studi di follow-up, tra cui sorveglianza rafforzata e indagini sierologiche.
Quasi tutti i paesi che hanno risposto hanno riferito di disporre di linee guida per la gestione di epidemie di influenza aviaria ad alta patogenicità nel pollame o per il rilevamento di uccelli selvatici per agricoltori, abbattitori, veterinari e membri del pubblico con esposizione diretta a uccelli selvatici morti. C’è stato un ampio allineamento in termini di raccomandazioni sui dispositivi di protezione individuale nel contesto delle epidemie nel pollame, nonché di test su coloro che riferivano sintomi respiratori a seguito di esposizione all’influenza aviaria ad alta patogenicità.
Tuttavia, i paesi hanno mostrato divergenze nelle seguenti aree:
- Raccomandazioni sui dispositivi di protezione individuale nel contesto dell’esposizione di uccelli e mammiferi selvatici
- Definizioni dei livelli di rischio di esposizione, che informano le decisioni sul follow-up attivo rispetto a quello passivo
- Disponibilità di dati sul numero di persone esposte (aggregate per livello di rischio) e successivamente testate
- Raccomandazioni per la profilassi antivirale e la vaccinazione contro l’influenza stagionale
- Requisiti per i test nel contesto dei sintomi non respiratori
- Disponibilità di linee guida per gli operatori sanitari che trattano pazienti affetti da influenza aviaria
- Una comunicazione sanitaria tra laboratori e fornitori di cure primarie e secondarie
- Implementazione di studi di follow-up, come sorveglianza rafforzata, indagini sierologiche e revisioni post-azione.
Questa indagine ha identificato punti comuni e differenze nelle misure applicate per proteggere le persone esposte durante le epidemie di influenza aviaria ad alta patogenicità nell’UE/SEE, evidenziando così le aree chiave in cui sono necessarie ulteriori linee guida per supportare i paesi.
Protocollo d’indagine sui casi umani di infezioni da virus dell’influenza aviaria nell’UE/SEE
Il protocollo stabilisce misure per il follow-up e la gestione degli individui esposti ad animali infetti e casi umani di influenza aviaria, e per la gestione sanitaria pubblica dei casi umani possibili e confermati. Si basa su ciò che è noto dagli eventi di trasmissione da animale a uomo e da uomo a uomo (non sostenuti) osservati in precedenza. In questo protocollo si raccomanda un approccio precauzionale per la gestione dei casi potenziali, possibili o confermati e dei loro contatti.