In data 4 novembre il Ministero dell’Agricoltura ungherese ha notificato all’OIE un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità, sostenuta dal sottotipo H5N8. Si tratta di un allevamento di 10.200 tacchini da carne allevati al chiuso di 16 settimane, situato nel comune di Tótkomlós (BEKES).
In data 28 ottobre 2016, 3774 animali presentavano sintomatologia riferibile all’influenza e nei giorni successivi 2374 sono deceduti. L’indagine epidemiologica ha rilevato che l’allevamento si trova in vicinanza di zone umide e la presenza di uccelli selvatici suggerendo come possibile origine dell’infezione un contatto indiretto con la popolazione selvatica. Inoltre, in data 1 novembre, era stata confermata la positività in un cigno (Cygnus olor) rinvenuto morto nella stessa provincia ad una distanza di circa 60 km dal focolaio.
L’Autorità competente ha definito le zone di protezione e di sorveglianza (3 e 10 km) intorno al focolaio e in data 2 novembre sono iniziate le operazioni di abbattimento dei volatili presenti nell’allevamento, che si sono concluse in data 3 novembre.
Casi di influenza aviaria sul lago di Costanza.
Rinvenuti alcuni uccelli selvatici morti probabilmente a causa del virus – Autorità attive per evitarne la diffusione
Nei giorni scorsi sul lago di Costanza sono stati trovati uccelli selvatici probabilmente morti a causa del virus dell’influenza aviaria, secondo le analisi di laboratorio. Svizzera, Germania e Austria decideranno a breve misure coordinate per impedirne l’ulteriore diffusione, indica una nota odierna dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).
Da venerdì scorso, attorno al lago di Costanza sono stati rinvenuti carcasse di uccelli selvatici, per lo più morette. Sulla causa della morte non si hanno ancora riscontri definitivi, ma tutte le analisi finora eseguite sembrano identificarla nell’influenza aviaria, e più precisamente nel sottotipo H5N8, sottolinea l’USAV. Per ora non vi sono indizi che questo sottotipo sia trasmissibile agli esseri umani.
Poiché sono state rinvenute carcasse sia in Svizzera che in Germania e in Austria, le competenti autorità dei tre Paesi stanno lavorando a stretto contatto. Giovedì, quando saranno disponibili i risultati definitivi delle analisi di laboratorio, saranno concordate misure coordinate, come ad esempio la definizione di zone di protezione attorno al lago e un’intensificazione dei controlli.
9 novembre 2016