Il 29 e il 30 ottobre il Centro di referenza per l’influenza aviaria ha confermato due nuove positività per influenza avaria sottotipo H5 in altri due allevamenti del Veronese. UN allevamento di 40.000 tacchini da carne maschi con mortalità anomala nel Comune di San Bonifacio (Verona), a ridosso delle precedenti zone di sorveglianza, un allevamento di tacchini nel Comune di Nogara (Verona). Nelle nuove zone di restrizione ricade anche la Ulss 8 Berica (oltre alla Ulss 9 Scaligera interessata anche dai provvedimenti dei precedenti focolai) e una piccola porzione del Mantovano.
Queste due ulteriori conferme portano a 6 il numero dei focolai per influenza aviaria nell’attuale epidemia influenzale in corso nella Regione Veneto.
I servizi veterinari locali hanno provveduto all’applicazione delle misure di contenimento previste dalla normativa vigente ivi incluso abbattimento degli animali sensibili presenti negli allevamenti positivi, la rimodulazione delle zone di restrizione con blocco delle movimentazioni, rintraccio dei contatti epidemiologici e sorveglianza intensificata nella zona per individuare precocemente eventuali nuovi focolai. L’applicazione di ulteriori misure è prevista per i prossimi giorni
Considerata la situazione epidemiologica nazionale ed internazionale Il Ministero invita a sensibilizzare gli operatori coinvolti nella gestione dei volatili nel porre particolare attenzione a casi di mortalità anomala sia nel settore dei domestici che in quello dei selvatici oltreché a cali di produzione e sintomi clinici riconducibili alla presenza del virus influenzale nonché a rispettare tutte le misure di biosicurezza per evitare il diffondersi dell’infezione e a segnalare prontamente tali evenienze all’autorità competente locale sia direttamente sia tramite i veterinari aziendali o di filiera. La nota del Minsalute del 28 ottobre 2021
Con ordinanza del 27 ottobre il presidente della Regione, Luca Zaia, a fronte dei diversi focolai di influenza aviaria H5N1 ad alta patogenicità nella zona di Ronco all’Adige (Verona) aveva disposto l’ampliamento delle misure restrittive previste dopo il primo focolaio, tra cui l’attivazione di una zona di protezione con un raggio di tre chilometri dalla sede del focolaio e l’attivazione di una zona di sorveglianza con un raggio di 10 chilometri di sorveglianza. Ordinanza del Presidente della Giunta regionale n. 148 del 27 ottobre 2021
Nello specifico, nella zona di protezione è previsto che pollame e volatili siano tenuti all’interno o, se non è possibile, in un luogo in cui non possono venire in contatto con volatili di altre aziende. Le carcasse degli animali morti vanno distrutte immediatamente e veicoli vanno sottoposti a disinfezione. Non sono ammessi ingresso e uscita di volatili in cattività e mammiferi domestici, tranne quelli che hanno accesso esclusivamente agli spazi riservati all’abitazione umana. Eventuali aumenti della morbilità o della mortalità o cali significativi dei livelli di produzione nelle aziende sono immediatamente segnalati al veterinario ufficiale e il detentore degli animali deve tenere un registro di tutti i visitatori dell’azienda.
La situazione epidemiologica al 27 ottobre 2021
In data 27 ottobre 2021 il Centro di Referenza Nazionale per Influenza Aviaria e Malattia di Newcastle ha confermato una positività per virus influenzale ad alta patogenicità, caratterizzandolo come sottotipo H5N1 in un allevamento di tacchini da carne in provincia di Verona. L’allevamento, appartenente alla stessa filiera produttiva del focolaio confermato il 18 ottobre, era oggetto delle attività di sorveglianza previste nei casi di allevamenti con contatti epidemiologici. I primi controlli (visita clinica e indagini di laboratorio) del 22/10 avevano dato esito negativo. Nei giorni successivi era stato osservato un aumento nella mortalità in uno dei due capannoni che costituivano l’allevamento, osservazione confermata nel corso dell’indagine epidemiologica. Al momento del sequestro l’allevamento ospitava circa 13.000 tacchini femmine. Le procedure di abbattimento, pulizia e disinfezione sono ancora in corso (28/10).
In data 27 ottobre 2021 il Centro di Referenza Nazionale per Influenza Aviaria e Malattia di Newcastle ha confermato una positività per virus influenzale ad alta patogenicità, caratterizzandolo come sottotipo H5N1 in un allevamento di tacchini da carne in provincia di Verona. Al momento del sequestro l’allevamento ospitava circa 32.000 tacchini maschi e ricadeva nella zona di protezione istituita attorno al primo focolaio confermato il 18 ottobre. L’allevatore ha riferito un sospetto aumento di mortalità in due dei tre capannoni che costituiscono l’allevamento dalla mattina del 25/10. Anche in questo caso è stata segnalata una presenza consistente di volatili selvatici nei pressi dei capannoni. Le procedure di abbattimento, pulizia e disinfezione si sono concluse il 27 ottobre.
In data 23 ottobre 2021 il Centro di Referenza Nazionale per Influenza Aviaria e Malattia di Newcastle ha confermato una positività per virus influenzale A sottotipo H5N1 in un allevamento di tacchini da carne in provincia di Verona. Al momento del sequestro l’allevamento ospitava circa 12.000 tacchini maschi. I campioni erano stati prelevati nell’ambito della sorveglianza attiva straordinaria implementata negli allevamenti presenti all’interno della zona di protezione del primo focolaio HPAI H5N1 confermato il 19 ottobre. Un improvviso aumento della mortalità era stato registrato a partire dal 22 ottobre in uno dei sei capannoni che costituiscono l’allevamento. Anche in questo caso è stata segnalata una presenza consistente di volatili selvatici nei pressi dei capannoni. Le procedure di abbattimento, pulizia e disinfezione si sono concluse il 24 ottobre. Le misure di controllo generali e specifiche nelle zone di protezione e di sorveglianza sono state implementate come previsto dal Regolamento Delegato 2020/687.
In data 18 ottobre 2021 il Centro di Referenza Nazionale per Influenza Aviaria e Malattia di Newcastle ha confermato una positività per virus influenzale A sottotipo H5 in un allevamento di tacchini da carne in provincia di Verona. Il 19 ottobre il virus è stato caratterizzato come ad alta patogenicità sottotipo H5N1. Al momento della conferma, nell’allevamento erano presenti circa 13.000 volatili. Considerata la presenza di una riserva di caccia nelle vicinanze dell’allevamento infetto, la più probabile via di ingresso del virus può essere individuata nel contatto indiretto con l’avifauna selvatica. Le procedure di abbattimento, pulizia e disinfezione sono in corso. Le zone di protezione e di sorveglianza (3 e 10 km) sono state istituite e tutte le misure di controllo sono state implementate come previsto dal Regolamento Delegato 2020/687
Mappa focolai Hpai in Italia al 27 ottobre 2021
28 ottobre 2021