La Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Minsalute ha emanato il Piano di sorveglianza nazionale dell’influenza aviaria 2021. Il Piano dovrà essere portato a termine entro e non oltre il 31 dicembre 2021.
Nella premessa alla nota di trasmissione il Dg Pierdavide Lecchini ricorda che la Commissione europea ha avviato una profonda riforma della normativa relativa al cofinanziamento delle spese sostenute dagli Stati membri per l’effettuazione dei Piani di sorveglianza ed eradicazione delle malattie animali trasmissibili. Tale riordino prevede l’adozione del Multiannual Financial Framework (MFF) da parte del Consiglio europeo e successivamente dell’implementazione del Single Market Programme Regulation (SMP) che sarà la base normativa per il co-finanziamento dei futuri programmi di sorveglianza ed eradicazione delle malattie animali e andrà a sostituire il Regolamento (CE) 2014/652 attualmente in vigore.
Tale processo, che ha subito ritardi anche in forza della pandemia Covid19, si completerà orientativamente nel primo trimestre 2021 e ha comportato, sotto il profilo pratico, l’impossibilità di presentare da parte di tutti gli Stati membri, per l’approvazione e co-finanziamento, i programmi di sorveglianza ed eradicazione.
La medesima Commissione, con nota del 17 dicembre scorso, ha invitato tutti gli Stati membri ad attuare in ogni caso le misure di sorveglianza ed eradicazione sul proprio territorio tenendo in considerazione la situazione epidemiologica nazionale e nei Paesi limitrofi.
Premesso quanto sopra, nelle more dell’adozione del SMP, il Ministero trasmette il Piano di sorveglianza nazionale per l’Influenza aviaria relativo all’anno 2021 a cui dare attuazione.
Il suddetto Piano dovrà essere portato a termine entro e non oltre il 31 dicembre 2021. Si ribadisce quanto già espresso in precedenza in merito al corretto utilizzo delle prove diagnostiche nello screening iniziale per la ricerca di anticorpi per influenza A (ELISA) e all’impiego solamente sui campioni positivi della prova di inibizione dell’emoagglutinazione (HI), per individuare i sottotipi H5 e H7.
Autorità competente
La Direzione generale della Sanità animale e dei Farmaci veterinari, sarà responsabile della pianificazione, del coordinamento e del controllo delle attività previste dal Piano Nazionale di Sorveglianza, con il supporto tecnico-scientifico del Centro di Referenza Nazionale per l’Influenza Aviaria (Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Legnaro).
I Servizi Veterinari Ufficiali saranno responsabili dello svolgimento delle attività di campionamento previste dal suddetto Piano attraverso i Servizi Pubblici Sanitari Regionali delle singole Regioni e Province Autonome.
Aree ad alto e medio rischio
Si ricorda che le province considerate ad alto rischio di introduzione e diffusione del virus di influenza aviaria, suddivise per regione, sono:
– Emilia Romagna: province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna;
– Lombardia: province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova;
– Piemonte: province di Cuneo;
– Veneto: province di Padova, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza.
Le province considerate a medio rischio di introduzione e diffusione del virus di influenza aviaria, suddivise per regione, sono:
– Friuli-Venezia-Giulia: province di Pordenone e Udine;
– Lazio: provincia di Viterbo;
– Umbria: province di Perugia e Terni;
– Veneto: provincia di Treviso.
NOTA PIANO IINFLUENZA AVIARIA 2021
PIANO SORVEGLIANZA INFLUENZA AVIARIA 2021