La Direzione della Sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute, il 2 agosto, ha trasmesso alle Regioni un nuovo Dispositivo dirigenziale recante misure di controllo e sorveglianza per prevenire l’introduzione e la diffusione dell’influenza aviaria. Le nuove disposizioni sono immediatamente applicabili e restano in vigore fino al 31 agosto 2023
Alla luce della situazione epidemiologica europea e nazionale, sentito il Centro di referenza dell’IzsVe di Legnaro, il Ministero, in considerazione del rischio di introduzione di virus influenzali, negli allevamenti avicoli, ed in particolare per quelli situati nelle zone A e B, ritiene necessario che sia garantita la sistematica adozione delle misure di biosicurezza previste dal Decreto 30 maggio 2023 “Modalità applicative delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli”. Andranno urgentemente adottate misure preventive atte a ridurre i rischi di esposizione e diffusione ai volatili allevati dei virus aviari trasmessi da uccelli selvatici in particolare nelle zone A e B di cui al DM 30 maggio 2023. In tali zone andranno inoltre mantenute misure di controllo per le movimentazioni di pollame da macello e da vita. Inoltre, si ritiene necessario mantenere negli allevamenti di pollame nelle zone A e B delle Regioni Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna l’attività di early warning e consentire la rapida adozione di misure di controllo ed eradicazione.
La situazione epidemiologica in Europa e in Italia
Nel territorio europeo continuano ad essere confermati focolai di HPAI in uccelli selvatici, mammiferi carnivori selvatici e domestici e in allevamenti di pollame. Anche nel territorio italiano si rilevano ancora fenomeni di moria massiva in diverse specie di uccelli selvatici e in maniera particolare in specie appartenenti alla famiglia dei Laridi (gabbiani e sterne).
Sono stati inoltre accertati casi di Influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5N1 in 29 gatti domestici in Polonia, di cui non sono ancora note le cause di esposizione al virus, e casi in volpi artiche e visoni allevati in Finlandia presumibilmente riconducibili al contatto con uccelli selvatici infetti. Il 12 luglio è stato accertato un focolaio di Influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5N1 in un allevamento di fagiani per ripopolamento sito in provincia di Pavia.
Un quadro che suggerisce di mantenere una sorveglianza negli uccelli selvatici al fine di valutare il rischio di trasmissione ai volatili domestici nonché monitorare i virus HPAI circolanti in queste specie ed adottare una sorveglianza nei carnivori selvatici e domestici al fine di raccogliere informazioni circa l’eventuale circolazione di virus HPAI in queste specie.
INFLUENZA AVIARIA 2 agosto Dispositivo misure controllo e sorveglianza