Avrà inizio nella prima settimana di ottobre, in Francia, la campagna di vaccinazione contro l’influenza aviaria ad alta patogenicità. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, Marc Fesnau, nel corso di un incontro con i rappresentanti della filiera avicola. Il piano è già stato trasmesso alla Commissione europeo. Il via libera è arrivato dall’Agenzia francese dei medicinali veterinari, dopo una sperimentazione insieme alla Scuola Veterinaria di Tolosa.
I risultati degli studi hanno confermato la riduzione dell’escrezione del virus negli animali, sia per via respiratoria che digestiva. Hanno inoltre permesso di dimostrare il controllo della trasmissione diretta dell’HPAI negli animali vaccinati e l’assenza di trasmissione per contatto indiretto, cioè per via aerea, nelle condizioni sperimentali utilizzate.
“Questi vaccini sono molto efficaci. Quando gli animali non venivano vaccinati, un animale inoculato infettava un altro animale ogni due ore. Al contrario, chi è stato vaccinato non è stato quasi contaminato dal vicino nemmeno nel contatto diretto, nello stesso parco, con escrementi» spiega Béatrice Grasland, del laboratorio nazionale di riferimento per l’influenza aviaria dell’ANSES.
La vaccinazione sarà obbligatoria per tutti gli allevamenti commerciali di anatre domestiche della Francia. La campagna rende la Francia il primo Paese dell’Unione Europea a vaccinare il pollame contro il virus mortale. Il Ministro Fesneau ha evidenziato “il ruolo cruciale della professione veterinaria nello svolgimento di questa campagna, sia nella fase di somministrazione del vaccino che nella fase di sorveglianza anche ai fini delle rendicontazioni di sicurezza”.
Il governo aveva lanciato una gara d’appalto in aprile per vaccinare le anatre contro l’influenza aviaria, che ha devastato gli allevamenti in tutto il mondo e ha portato all’abbattimento di centinaia di milioni di uccelli.
La Francia ha scelto l’azienda tedesca Boehringer Ingelheim per fornire gli 80 milioni di dosi di vaccini contro l’influenza aviaria necessari per la campagna di vaccinazione. I costi a carico degli allevatori di anatre a fini commerciali sono coperti dallo Stato all’85%.
L’industria avicola francese aveva chiesto di avere due vaccini diversi per evitare intoppi nella fornitura. Inoltre, preferivano un vaccino con una delle due dosi iniettate negli incubatoi, come nel vaccino di Ceva, per rendere più facile il lavoro degli allevatori, secondo una lettera di diversi gruppi industriali al Ministero dell’Agricoltura, visionata da Reuters.