Dall’Ecdc si riporta come, nel 2022, il numero di casi segnalati ha registrato un aumento significativo rispetto all’anno precedente, con un aumento dei casi di gonorrea del 48%, di sifilide del 34% e di clamidia del 16%. Inoltre, sempre a livello europeo, sono aumentati notevolmente anche i casi di linfogranuloma venereo (LGV) e di sifilide congenita (causata dalla trasmissione dalla madre al feto).
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato i suoi ultimi rapporti epidemiologici annuali che fanno luce sullo stato delle infezioni trasmesse sessualmente (IST) nell’Unione europea/Spazio economico europeo (UE/SEE). I risultati rivelano un preoccupante aumento dei casi di sifilide, gonorrea e clamidia, indicando un bisogno urgente di una maggiore consapevolezza della trasmissione delle IST e la necessità di migliorare una solida prevenzione, l’accesso ai test e un trattamento efficace per affrontare questa sfida di salute pubblica.
Nel 2022, il numero di casi segnalati ha registrato un aumento significativo rispetto all’anno precedente, con un aumento dei casi di gonorrea del 48%, di sifilide del 34% e di clamidia del 16%. Inoltre, sono aumentati notevolmente anche i casi di linfogranuloma venereo (LGV) e di sifilide congenita (causata dalla trasmissione dalla madre al feto). Queste tendenze sottolineano “l’urgente necessità di un’azione immediata per prevenire un’ulteriore trasmissione e mitigare l’impatto delle IST sulla salute pubblica”.
E per quanto riguarda l’Italia? Nel nostro Paese, nel corso del 2022 si sono registrati 1.396 casi di clamidia per 100.000 abitanti. Un dato in lieve rialzo rispetto ai 1.198 del 2018 ma ben al di sotto dei Paesi scandinavi dove si arriva a picchi di 41.634 casi per 100.000 abitanti in Danimarca.
Per quanto riguarda la sifilide in Italia nel 2022 si sono registrati 2.540 casi per 100.000 abitanti con un tasso del 4,3 ben al di sotto di quello medio europeo (8,8) ma di fatto raddoppiato se paragonato al 2018 quando si registravano 1.526 casi con un tasso di 2,5.
Un situazione simile la si riscontra anche per la gonorrea. Nel 2022 in Italia si hanno 1.943 casi per 100.000 abitanti con un tasso di 3.3 molto inferiore rispetto ai 17.9 della media europea, ma con un netto peggioramento rispetto agli anni precedenti. Nel 2018 l’Italia aveva infatti 905 casi confermati con un tasso di 1.5.
Passando alla sifilide congenita, nel 2022 in Italia si segnalano 2 casi per 100.000 abitanti, in controtendenza il dato qui è in miglioramento rispetto ai 7 casi del 2018.
Infine, i casi di linfogranuloma venereo (LGV) nel 2022 in Italia erano 26, un dato in crescita rispetto ai due anni precedenti quando erano, rispettivamente, 4 nel 2020 e 13 nel 2021.
Il direttore dell’Ecdc, Andrea Ammon, ha espresso profonda preoccupazione per l’aumento dei tassi di IST, affermando: “Affrontare l’aumento sostanziale dei casi di IST richiede attenzione urgente e sforzi concertati. Test, trattamento e prevenzione sono al centro di qualsiasi strategia a lungo termine. Dobbiamo dare priorità educazione alla salute sessuale, espandere l’accesso ai test e ai servizi di trattamento e combattere lo stigma associato alle malattie sessualmente trasmissibili. Le iniziative di educazione e sensibilizzazione sono fondamentali per consentire alle persone di fare scelte informate sulla propria salute sessuale. Promuovere l’uso coerente del preservativo e favorire un dialogo aperto sulle malattie sessualmente trasmissibili può aiutare ridurre la velocità di trasmissione.”
Alla luce dell’aumento dei casi di IST in tutta Europa, gli individui dovrebbero adottare misure proattive per proteggere se stessi e i propri partner. I test per le malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto per le persone con partner sessuali nuovi o multipli, sono essenziali per la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo. Dato che alcune di queste infezioni possono essere asintomatiche e trasmesse senza che nessuno se ne accorga, è importante che i partner sessuali si sottopongano al test prima di fare sesso senza preservativo. Se qualcuno sospetta di aver contratto una IST, dovrebbe consultare immediatamente un medico, poiché un trattamento tempestivo è vitale per prevenire un’ulteriore trasmissione e potenziali complicazioni della malattia.
L’Ecdc sottolinea l’importanza di misure proattive per affrontare l’aumento dei tassi di IST e proteggere la salute pubblica. Uno dei modi più efficaci per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili è praticare il sesso sicuro, compreso l’uso regolare e corretto del preservativo durante l’attività sessuale. Inoltre, promuovere una comunicazione aperta e onesta sulla salute sessuale con i partner può aiutare a ridurre il rischio di trasmissione di IST e promuovere il benessere generale.