Importare professionisti dall’estero “è come pretendere di curare una polmonite grave con uno sciroppo per la tosse”, dichiara il presidente del sindacato
“Ci ritroviamo ad ascoltare, tra la sorpresa e l’amara delusione”, i “toni trionfalistici con cui” l’assessore regionale al Welfare Guido “Bertolaso annuncia l’arrivo in Lombardia di 500 infermieri sudamericani per fine anno”. Importare professionisti dall’estero “è come pretendere di curare una polmonite grave con uno sciroppetto per la tosse, per poi meravigliarsi se il paziente alla fine muore”. Lo dichiara Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato infermieri Nursing Up, definendo “paradossale che, mentre si cerca di tappare le falle con professionisti che di fatto non conoscono la nostra lingua e le regole del nostro sistema sanitario, non si riesca in alcun modo ad arginare la fuga delle nostre eccellenze all’estero”.
“Nel leggere i contenuti della campagna di comunicazione di Bertolaso – osserva il leader sindacale in una nota – non possiamo che riflettere sul fatto che, più che mai in questo momento storico, sia lui che i vertici del Governo regionale sembrano davvero a corto di idee. Non possiamo e non vogliamo pensare che non esistano soluzioni alternative a questa, con tutto il rispetto per gli infermieri del Paraguay e dell’Argentina”. De Palma ribadisce che “gli infermieri italiani sono indispensabili ed è inimmaginabile non pensare di ricostruire il nostro sistema sanitario, da Nord a Sud, senza valorizzare concretamente le forze che abbiamo in casa e senza mettere in atto un piano risolutivo per ridonare appeal alla nostra professione e creare un indispensabile ricambio generazionale”.
“Da una parte il Governo promette di abbattere la piaga delle liste di attesa e si dice intenzionato a cancellare i tetti di spesa dei professionisti”, ricorda il presidente del Nursing Up. Però “dall’altra parte Bertolaso e Fontana pensano solo ad ingaggiare professionisti sanitari stranieri, presentando il loro progetto come la panacea di tutti i mali, ma soprattutto sconfessando pericolosamente quanto le stesse Regioni hanno richiesto espressamente nell’atto di indirizzo del nuovo contratto, ovvero che la priorità è risanare la carenza di infermieri agendo sulla leva contrattuale destinata a tutti quelli che già lavorano e ridonare appeal al rapporto di impiego, oltre che restituire serenità psico-fisica ai nostri professionisti sanitari”. E poi, conclude De Palma con una provocazione, “quanto tempo Bertolaso pensa che questi operatori” stranieri in arrivo in Lombardia “resteranno in Italia, quando a pochi chilometri da loro avranno sempre l’accogliente Svizzera pronta a dargli il doppio dello stipendio italiano?”.
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