Inchiesta sui Pfas: dopo il sequestro dell’area in cui sono stati rinvenuti rifiuti industriali sepolti, dopo gli avvisi di garanzia spiccati per i manager, attuali ed ex, della Miteni – l’azienda di Trissino sospettata di essere la principale responsabile dello sversamento di sostanze inquinanti – ecco che la procura di Vicenza si prepara a nominare un pool di esperti e specialisti nel settore a cui affidare una superconsulenza.
Lo scopo è quello di analizzare gli studi su Pfas e «mini-Pfas» realizzati finora (e spesso con risultati molto diversi), per arrivare a stabilire quali siano i reali effetti sulla salute e da quanto i manager ne erano informati. Un passaggio, quest’ultimo, importante per definire la posizione degli indagati a cui è stato contestato il reato di adulterazione dell’acqua e inquinamento ambientale.
Intanto sono già scattati alcuni esposti di privati, presentati in procura da famiglie del Vicentino e Veronese. Sono dieci quelle che per anni hanno bevuto l’acqua contaminata e che ora, temendo per la loro salute, si sono affidate ad uno studio legale. Tra loro anche agricoltori che hanno utilizzato l’acqua degli stessi pozzi inquinati per irrigare le loro colture.
Tutti i residenti sono pronti a costituirsi parte civile in un eventuale processo e potrebbero essere solo i primi di una lunga serie ad aver depositato l’esposto. Chiedendo di accertare le responsabilità penali dell’inquinamento e di procedere di conseguenza.
Il Corriere del Veneto – 8 marzo 2017