Cosa c’è dentro il kebab? Inchiesta di Altroconsumo in 20 kebab di Roma e Milano. Fa concorrenza a hamburgher, pizza al trancio e fast food. Il kebab, tipico panino mediorientale imbottito di pezzettini di carne, salse e insalata, è ormai diventato un cibo da strada diffusissimo anche nelle nostre città. Si presenta come un grande cilindro di carne, che viene fatto arrostire su uno spiedo verticale. Piace per il gusto, per il prezzo e per la varietà delle proposte, ma è anche oggetto di diffidenza, sopratutto per il tipo di carne utilizzato e per l’igiene dei locali dove viene servito. Altrocunsumo ha indagato, analizzando venti panini di altrettanti esercenti di Roma e Milano. Alcuni barano sul tipo di carne utilizzato, scambiando vitello con pollo o tacchino, ma in nessun panino è stata trovata carne di animali “estranei” alla composizione tipica del kebab, come suino o cavallo.
Sull’igiene invece la situazione si fa più critica: la verdura cruda non sempre pulita a dovere e la presenza di salse mal conservate contribuiscono ad alzare la carica batterica di molti kebab portati in laboratorio.
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4 febbraio 2015