Piangevano. Quando è scoppiato l’incendio gli animali, capre e e maiali, custoditi in quelle baracche di fortuna, fatte solo di pali e lamiere, «piangevano». E’ questa la parola usata da coloro che hanno assistito al rogo che, ieri pomeriggio, verso le cinque, ha distrutto un fienile, con 70 quintali di paglia, e due piccoli ricoveri per animali in una casa colonica al civico 4 di località Cà Negra.
Il pianto delle povere bestie, spaventate, dal fumo e dal calore e, forse, già ustionate dalle fiamme, è stato udito dai vicini ancor prima di vedere il fumo che si alzava dal deposito di paglia. Ma nella casa, in quel momento, non c’era nessuno e così è toccato ad una vicina, incurante del pericolo, presa dall’ansia di aiutare le povere bestie, correre ad aprire un cancello, riuscendo a salvare dal rogo quattro capre. Qualcun altro, in quei minuti, ha chiamato i vigili del fuoco che sono arrivati in, in quel luogo isolato di campagna, in soli 11 minuti. Sul posto sono state inviate le squadre di Cavarzere, Chioggia e l’autobotte di Adria che, lavorando di concerto, hanno rapidamente spento il fuoco. Sono stati proprio i pompieri a contare, alla fine, i corpi di sei maiali e due capre divorati dalle fiamme. Mentre era in corso l’intervento è rientrato all’abitazione anche il proprietario del casolare che non ha potuto fare altro, alla fine, che aiutare a sgombrare le baracche, ridotte a scheletri, dalla massa della paglia inzuppata dall’acqua. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Cavarzere che hanno effettuato un sopralluogo senza trovare, peraltro, segni o oggetti che potessero dimostrare il dolo. Tuttavia le indagini sull’incendio restano aperte ad ogni ipotesi.
La Nuova Venezia – 20 maggio 2015