Con una nota del 15 aprile, indirizzata ai direttori generali delle Ulss e all’assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin, Fvm Veneto ha sollecito i vertici delle aziende sanitarie a dare corso, con urgenza e priorità, alle procedure per il conferimento degli incarichi apicali definitivi dei servizi dei Dipartimenti di prevenzione, previsti dagli atti aziendali e attesi da un anno e mezzo.
“Con la Legge regionale 19 del 2016 la Regione Veneto ha individuato i nuovi ambiti territoriali delle aziende Ulss del Veneto – si legge nella lettera a firma della presidente di Fvm Veneto, Maria Chiara Bovo -. Questa ristrutturazione ha comportato l’accorpamento di più aziende sanitarie, con conseguente riorganizzazione all’interno dei Dipartimenti di prevenzione dei servizi e delle relative apicalità. Con l’emanazione degli atti aziendali da parte delle singole Ulss, avvenuta all’inizio del 2018, sono state quindi individuate le Uoc, le Uosd e le Uos dei Dipartimenti di prevenzione e istituiti, all’interno di tali Dipartimenti, i Dipartimenti funzionali di Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare”.
Nonostante questo, si rimarca nella nota, “a tutt’oggi, salvo rarissime eccezioni, i direttori e i responsabili delle relative Uoc, Uosd e Uos non sono ancora stati incaricati in maniera definitiva, secondo quanto stabilito dalla delibera regionale 2176/2017. Pertanto l’organizzazione dei servizi è ancora sostenuta da direttori con incarichi provvisori o facenti funzione. Inoltre, nella quasi totalità delle aziende, non risultano essere ancora stati attivati i previsti Dipartimenti funzionali di Sanità Pubblica, veterinaria e sicurezza alimentare”.
Ora, si sottolinea se questa situazione, nelle more del conferimento degli incarichi definitivi e per garantire la continuità nel funzionamento delle strutture dell’azienda, poteva essere ammissibile inizialmente e in maniera temporanea, ad oggi non è più accettabile perché determina “uno stato permanente di provvisorietà e incertezza, aggravato ulteriormente dalla maggiore complessità della funzione, a causa dell’estensione dei territori di competenza, alle volte anche triplicata rispetto alle precedenti dimensioni”.
“A questo si aggiunge il fatto che, nella maggior parte dei casi, i direttori nominati provvisoriamente ricoprivano già incarichi definitivi, conferiti a seguito dell’espletamento delle procedure previste ai sensi dell’art. 15 comma 7-bis D.Lgs. 502/92, nelle ex aziende sanitarie di origine, sicchè i titolari di tali incarichi, come già evidenziato in precedenza da questa organizzazione sindacale, dovevano e devono poter beneficiare di ogni possibile ricollocazione in incarico di corrispondente livello ai sensi delle vigenti disposizioni contrattuali e di legge”.
La lettera conclude con la richiesta di dare corso, con urgenza e priorità, alle procedure per il conferimento degli incarichi definitivi previsti dagli atti aziendali delle aziende Ulss.