Per la prima volta il report della Consulenza statistico attuariale (Csa) dell’Inail riporta anche il dato delle infezioni di origine professionale indennizzate dall’Istituto da inizio pandemia. Al 31 dicembre 2021, l’83% di tutte le denunce è stato riconosciuto positivamente, generando nel 96% dei casi un indennizzo. Per i decessi la percentuale di riconoscimento è al 63%. Il 99% degli indennizzi sono inabilità temporanee, le menomazioni permanenti sono lo 0,7% e le rendite a superstiti per casi mortali lo 0,3%. L’inabilità temporanea riconosciuta per ogni tipo di indennizzo – rileva l’Inail – ha raggiunto quasi quattro milioni di giornate, con un numero medio di giorni di assenza dal lavoro, compresi i tre di franchigia, pari a 30. L’assenza media dal posto di lavoro di un infortunato da Covid-19 è dunque di un mese. Nel 2021 i contagi denunciati, benché non consolidati, sono diminuiti del 71,3% rispetto al 2020, mentre il calo dei casi mortale è stato del 57,2%. In termini assoluti, rilevano dall’Inail, i contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati da inizio pandemia al 31 dicembre sono 191.046, un sesto delle denunce di infortunio pervenute da gennaio 2020 e il 3,1% del complesso dei contagiati comunicati dall’Iss alla stessa data. Rispetto ai 185.633 contagi del monitoraggio di fine novembre, i casi in più sono 5.413 (+2,9%): 4.490 riferiti a dicembre, 613 a novembre e 60 a ottobre, mentre gli altri 250 casi sono per il 62,4% riferiti agli altri mesi del 2021 e il 37,6% al 2020. I decessi sul lavoro da Covid segnalati da inizio pandemia sono 811, pari a un quarto degli infortuni mortali denunciati da gennaio 2020, con un’incidenza dello 0,6% rispetto ai deceduti da Covid-19 comunicati dall’Iss.
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