Prima c’è stato il maxi-focolaio all’interno dell’ex caserma Serena con 233 profughi positivi e 11 operatori. Poi il caso dell’azienda di macellazione di polli Aia di Vazzola con altri 255 contagiati tra i dipendenti su un totale di 639.
Negli ultimi giorni sono tornate sotto i riflettori le case di riposo: 36 anziani positivi al Covid e 11 operatori a Villa Tomasi a Spresiano, 10 al centro servizi Civitas Vitae di Vedelago, altri due all’Opera Immacolata di Lourdes di Conegliano gestita dalla Fondazione Sant’Augusta. Per non parlare delle decine di vacanzieri infetti tornati dalle ferie, soprattutto da Croazia, Grecia e Sardegna. E del caso scoppiato ieri all’ospedale di Conegliano, dove una donna incinta alla 14esima settimana è stata trovata positiva nell’ambulatorio urgenze ostetriche. La provincia di Treviso è ormai da diverse settimane quella con un numero di contagi di gran lunga maggiore rispetto a tutte le altre del Veneto. E ieri ha dovuto registrare anche un altro decesso: un 87enne, con pluripatologie pregresse, che era stato trasferito dalla casa di riposo di Spresiano al reparto di malattie infettive dell’ospedale Ca’ Foncello. È la terza vittima in meno di dieci giorni del focolaio scoppiato all’interno di Villa Tomasi. …..
Leggi tutto l’articolo del Gazzettino del 6 settembre 2020