Un nuovo nemico naturale delle api è arrivato in Sardegna. Si tratta della Vespa crabro Linnaeus, comunemente nota come calabrone o “european hornet”.
Lo ha accertato l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna che ha avuto la conferma scientifica della sua presenza dopo un ritrovamento avvenuto i giorni scorsi in Gallura. L’identificazione è stata fatta dagli entomologi dal Dipartimento territoriale di Cagliari.
“Il calabrone è un imenottero di grandi dimensioni che può superare i quattro centimetri di lunghezza. È una specie diffusa in Europa e in Italia, e da qualche tempo abbiamo avuto il sospetto della sua comparsa con alcune segnalazioni anche in Sardegna – spiega il responsabile della sede Izs di Cagliari, Manuel Liciardi -. Perciò mancava solo la conferma ufficiale, notizia che è arrivata i giorni scorsi con l’identificazione di un grosso esemplare da parte del nostro Dipartimento”.
Aggressivo anche con l’uomo. “Il calabrone è un nemico naturale delle api domestiche perché può attaccare gli alveari e uccidere un gran numero di operaie – aggiunge il direttore generale dell’Izs, Antonello Usai- . Ma ci sono pericoli anche per l’uomo, perché si tratta di una specie abbastanza aggressiva. La sua puntura, infatti, inocula un veleno che può scatenare reazioni allergiche nelle persone ipersensibili e shock anafilattico nei casi più gravi. Perciò la raccomandazione è quella semplice ma efficace di non stuzzicare i favi dove nidificano i calabroni, perché le conseguenze potrebbero essere molto spiacevoli”.
Riconoscere il calabrone. Il calabrone costruisce favi che possono superare il mezzo metro di altezza. È solito nidificare nei sottotetti delle abitazioni, nelle cavità degli alberi o negli anfratti dei muri e si può riconoscere perché ha il torace di colore rossiccio e l’addome con bande trasversali gialle, intervallate da strisce e macchie di colore bruno scuro o bruno aranciato. Per gli apicoltori e i servizi veterinari, la sua comparsa rappresenta un nuovo nemico di cui tener conto nel caso di improvvisa moria delle api. All’Istituto Zooprofilattico della Sardegna è presente l’attività di identificazione degli insetti e degli artropodi di interesse medico-veterinario alla quale possono rivolgersi le le Asl, il Corpo Forestale, i Nas, i veterinari e le associazioni di categoria per avere supporto nel campo della prevenzione e del controllo sanitario. Infatti gli artropodi, tra cui le zecche, sono spesso responsabili della trasmissione di malattie all’uomo o ad altri animali e rappresentano un potenziale vettore per i virus e i batteri.
9 gennaio 2012