Le grandi manovre in consiglio regionale. Per l’approvazione del bilancio? Macché: tuta colpa delle imminenti elezioni il prossimo 31 maggio . Tra gli scranni è un pulviscolo di gruppi e gruppetti che riflettono una geografia politica in continuo mutamento.
Ieri sono spuntate altre due sigle. La prima si chiama «Zaia Presidente» ed è una costola del gruppo della Lega Nord: ne fanno parte consiglieri di provata fedeltà al governatore come Gianpiero Possamai, capogruppo, Stefano Falconi e Nicola Finco. «Non esiste alcuna antitesi rispetto alla Lega – precisano i tre consiglieri – è unicamente un’azione legata al nome di Luca Zaia e a quanto ha realizzato in questi cinque anni di presidenza del Veneto». il punto vero è chi è già presente con un gruppo a Palazzo Ferro Fini può presentare una lista alle elezioni senza raccogliere le firme. È la stessa ragione che ha portato alla nascita, sempre ieri, di «Famiglia-Pensionati»: altro non è che il nuovo nome del gruppo Verso Nord, capitanato da Diego Bottacin cui si erano aggiunti i ribelli leghisti Giuseppe Stoppato e Daniele Stival, vicinissimi a Flavio Tosi. La mossa asseconda la volontà del Partito dei pensionati, il cui segretario regionale è un fedelissimo del sindaco di Verona, Germano Zanella, di presentarsi alle elezioni a sostegno dello stesso Tosi, che dispone già di un altro gruppo di riferimento in Regione, «Lista Tosi per il Veneto», formato dagli ormai ex leghisti Luca Baggio e Matteo Toscani. Poiché ogni gruppo in consiglio dà diritto a presentare due diverse sigle, sono quattro le liste che Tosi potrebbe schierare senza raccogliere firme. Tra queste ce n’è una su cui il sindaco di Verona sta ragionando nelle ultime ore: una formazione che si richiami all’«identità veneta» dove candidare i leghisti che hanno scelto di seguirlo, come gli ultimi arrivati, l’assessore regionale Maurizio Conte e il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro. «Gente che alla Lega ha preferito la triade Lupi-Alfano-Quagliariello, auguri», ha detto ieri Matteo Salvini da Padova, dove ha presenziato ad un convegno sulla flat tax con il sindaco Massimo Bitonci. Il riferimento è all’ormai prossima alleanza di Tosi con Ncd, che tuttavia potrebbe presentarsi con un nome e un simbolo diverso. Ma per il segretario federale del Carroccio «Tosi per me è ormai il passato, purtroppo, può dire quel che vuole su strade e ospedali, ma arriverà terzo», e «la storia dice che chi esce dalla Lega non fa strada». Piuttosto, Salvini si rivolge ad Alessandra Moretti, candidata del Pd: «Mi fa simpatia, quando pensa di prendere voti in Veneto attaccando la Lega. Accetti il mio consiglio: resti affascinante com’è, ma impari a dire qualcosa di concreto». Quanto alle alleanze, porta sbarrata a Ncd («Alfano è una sciagura») e aperta a Forza Italia: «Ma gli accordi li faccio sui progetti, non al mercato delle vacche».
Alessio Corazza – Il Corriere del Veneto – 20 marzo 2015