C’è il Def, che deve essere approvato e inviato a Bruxelles entro aprile, ma anche il disegno di legge sul testamento biologico e il decreto legge sui voucher: sono i tre temi da cui il Parlamento riprenderà i suoi lavori dopo la pausa di Pasqua e altrettanti test non privi di insidie per la tenuta della maggioranza che sostiene il governo Gentiloni.
Domani torna in Aula a Montecitorio il disegno di legge sul biotestamento. Il testo prevede l’interruzione delle cure per i malati che prima di perdere coscienza avevano espresso la volontà di “staccare la spina”. Il testo (relatrice Donata Lenzi, Pd) di forte attualità dopo i casi di eutanasia assistita in Svizzera da parte di cittadini italiani aiutati ad attuare il loro proposito da dirigenti Radicali. Nella maggioranza è emersa la contrarietà dei deputati di Ap (tranne l’ex socialista Fabrizio Cicchitto, favorevole anche al suicidio assistito). Ma perplessità si registrano anche tra alcuni cattolici del Pd. Il disegno di legge potrebbe passare con i voti dei cinque stelle. Restano ancora da votare un centinaio di emendamenti, anche se i tempi per intervenire stanno per esaurirsi.
Il decreto legge che abolisce i voucher (tranne che per pochi e limitati casi) è già stato approvato alla Camera con la fiducia ma deve essere convertito al più presto se si vuole fermare la macchina elettorale del referendum chiesto dalla Cgil. Approderà nell’Aula di Palazzo Madama domani e anche in questo caso dovrebbe essere “blindato” dal Governo con un nuovo voto di fiducia. Sul decreto si era registrata la perplessità dei centristi di Ap . Alla fine però anche loro hanno votato sì: il governo li ha convinti assicurando che saranno presto individuati strumenti alternativi ai voucher.
E poi c’è ovviamente il Def: il Documento di economia e finanza approda nelle commissioni parlamentari per l’emissione dei pareri. Come da prassi il primo atto le audizioni davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, che saranno aperte domani dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Il Def sarà votato dalle Aule dei due rami del Parlamento il prossimo 26 aprile. Il varo del Def e della manovra economica è stato preceduto dallo scontro tra Renzi e Padoan sulle misure programmate. E c’è il rischio che le frizioni tra l’ex presidente del Consiglio e il ministro dell’Economia si trasferiscano in Parlamento. Una prima occasione per verificarlo è rappresentata dall’intervento di Padoan ai gruppi parlamentari del Partito democratico, in programma domani pomeriggio. Sempre in tema di provvedimenti economici in settimana dovrebbe arrivare in Parlamento anche il testo della manovra correttiva: l’esame del decreto dovrebbe partire dalla Camera.
Il Sole 24 Ore – 18 aprile 2017