La soluzione si è resa necessaria per affrontare il periodo delle ferie estive e per portare a termine nuovi concorsi. La crisi in altre regioni: i casi della Toscana e del Veneto. In Italia mancano 16mila camici bianchi
In arrivo 105 medici con le stellette
Negli ultimi giorni, durante la riunione di Gabinetto al Ministero della Difesa, Giustini e il Col. Antonello Arabia, indicato le soluzioni urgenti di aiuto per il Molise. Il dicastero ha individuato un elenco di 105 camici bianchi che operano nella sanità militare e che possono essere selezionati per essere impiegati nella sanità civile. «L’evidente contrazione di risorse – spiega in una nota commissario alla Sanità, Angelo Giustini – mette sempre più a rischio il mantenimento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), dunque, si profilano per i cittadini molisani ancora viaggi della speranza».
Quei 22 milioni da restituire
Il Molise è una delle regioni italiane il cui il servizio sanitario è commissariato a causa della pesante situazione debitoria. Il piano di rientro prevede la restituzione di 22 milioni di euro. Il paradosso del Molise è anche quello di avere una delle maggiori disponibilità di posti letto (6,5 ogni mille abitanti a I sernia, il doppio di molte città del Nord) ma anche l’impossibilità di farli funzionare. A peggiorare la situazione anche l’entrata in vigore del regime pensionistico di «quota 100» che ha provocato l’uscita anticipata dal lavoro di molti medici.
Le soluzioni (opposte) di Toscana e Veneto
Per quanto la piccola regione del centro Italia sia alle prese con problemi peculiari, la carenza dei medici investe pesantemente altre zone d’Italia. La regione Toscana ha deciso di mettere in servizio, sempre per tamponare i vuoti di organico degli ospedali, medici neolaureati privi di specializzazione. In Veneto si è scelta la soluzione opposta cercando di trattenere nei reparti professionisti che ormai hanno maturato l’età della pensione. A un concorso che metteva a disposizione 80 posti in reparti di pronto soccorso pochi giorni fa si sono presentati appena tre candidati.
Emergenza nazionale
Secondo una stima dell’ordine dei medici di Milano già oggi in Italia mancano 16mila medici ospedalieri, destinati a salire a 80mila nell’arco di dieci anni. L’invecchiamento della categoria e le scuole di specialità che mettono a disposizione troppi pochi posti ai neolaureati sono le principali cause della crisi.