E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 31 dicembre il decreto con cui il Ministero della Salute ha definito per l’anno 2013, previo parere del Mipaaf, le indennità annuali di abbattimento dei bovini e bufalini infetti da tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina enzootica e degli ovini e caprini infetti da brucellosi. Le spese relative alla corresponsione delle indennità gravano sugli stanziamenti previsti dal Fondo sanitario nazionale. La misura massima dell’indennità di abbattimento ai proprietari dei bovini abbattuti è fissata in 473,81 euro che diventano 869 euro quando le carni ed i visceri debbono essere interamente distrutti. Il Ministero della Salute non ha ritenuto di differenziare l’indennizzo di bovini da allevamento e da riproduzione, rispetto a quelli da ingrasso, visto il numero esiguo di questi ultimi interessati dai provvedimenti di abbattimento.
Ai proprietari dei bufalini abbattuti va una indennità massima di 452,18 euro che diventano 828,67 euro quando le carni ed i visceri debbono essere interamente distrutti. Le indennità, sia per i bovini che per i bufalini, è aumentata del 50% per capo, negli allevamenti bovini e bufalini che non superano i dieci capi.
Le tabelle allegate al decreto stabiliscono le indennità per categoria, età e sesso dei capi della specie bovina e bufalina infetti e abbattuti o abbattuti e distrutti.
Per gli ovini l’indennità di abbattimento – già stabilita nel 2012 per gli ovini abbattuti perchè infetti da brucellosi – risulta diminuita (in 109,22 euro a capo per i capi iscritti ai libri genealogici e in 79,98 euro a capo per i capi non iscritti) con decorrenza dal 1° gennaio 2013 per gli animali abbattuti nel corso dell’anno 2013. Invariata invece l’indennità da corrispondere ai proprietari di caprini abbattuti perchè infetti da brucellosi (145,87 euro a capo per i capi iscritti ai libri genealogici e in 101,74 euro per i capi non iscritti ai libri genealogici).
Le maggiorazioni dell’indennità di abbattimento si applicano anche ai casi di reinfezione negli allevamenti ufficialmente indenni a condizione che venga accertato il rispetto delle disposizioni vigenti in materia di profilassi.
6 gennaio 2014 – riproduzione riservata