Nel 2013 «Cibo a regola d’arte» nasceva come un esperimento. Per provare a intercettare quel popolo di appassionati che cominciava ad affollare i ristoranti, i saloni e il web scambiandosi opinioni sugli chef, sui piatti e sulle tendenze della gastronomia. Oggi una parte di quel popolo è diventato una comunità di lettori, a cui il Corriere della Sera dedica tre pagine settimanali (Sapori&amori, in uscita il venerdì nella sezione Tempi Liberi), il sito Cucina.corriere.it e varie iniziative speciali.
E quell’esperimento si è trasformato in un appuntamento consolidato, che unisce alle lezioni dei grandi cuochi una riflessione (profonda) sul cibo. L’anno scorso sulla memoria gastronomica, quest’anno sul «Good food», il cibo buono, di qualità, che arriva da filiere controllate e risponde alla richiesta di sicurezza dei consumatori, sempre più attenti e consapevoli. L’evento gastronomico del Corriere della Sera torna, dunque, per l’edizione 2016, la numero quattro, con una nuova formula — due giorni e mezzo, da venerdì 11 a domenica 13 marzo, fittissimi di appuntamenti — una nuova sede, l’Unicredit Pavilion di piazza Gae Aulenti, a Milano, e una nuova missione. Provare a fare chiarezza su che cosa significhi mangiare bene oggi, in un momento in cui sui prodotti alimentari si dice tutto e il contrario di tutto. Un viaggio che «Cibo a regola d’arte» ha intrapreso con un partner istituzionale, la Regione Lombardia, e con oltre 50 ospiti tra chef, nutrizionisti, produttori, esperti, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo (che con il cibo non lavorano ma che come tutti mangiano, con i propri dubbi e le proprie convinzioni).
«Quella che tre anni fa poteva sembrare una scelta azzardata per questo giornale, parlare e occuparsi di cibo, oggi è diventata uno spazio in cui l’identità del quotidiano si rinnova, aprendo il suo linguaggio», ha spiegato il vicedirettore vicario del Corriere Barbara Stefanelli dal palco del trentanovesimo piano di Palazzo Lombardia, dove la kermesse è stata presentata. «Un’iniziativa lodevole — ha aggiunto Roberto Maroni, presidente della Regione — perché punta i riflettori sul cibo. Un patrimonio che abbiamo anche in Lombardia, primo centro agricolo italiano con 75 prodotti tipici riconosciuti, 12 mila aziende, 1.400 agriturismi». A breve la Regione aprirà un bando per promuovere itinerari turistici legati alla gastronomia: «Con Wonderfood&wine — ha annunciato l’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini — stanziamo 1,3 milioni di euro per quelle realtà che decideranno di fare sistema e collegare la cucina al territorio». La misura verrà spiegata a «Cibo a regola d’arte» durante l’incontro «Le nuove frontiere del gastro-turismo», con lo chef Gualtiero Marchesi e i giornalisti del Corriere Giangiacomo Schiavi e Luca Angelini.
Oltre ai «food talk» istituzionali — ce ne sarà uno anche con la Regione Campania sui latticini — la kermesse ospiterà esperti come la specialista in medicina interna Sara Farnetti, che con l’oleologo Luigi Caricato parlerà di fritto sano. O la giornalista Eliana Liotta, che racconterà i cibi di lunga vita partendo dal libro La dieta SmartFood . E poi gli chef, 23, che condurranno 14 «masterclass» e 15 «food lab». «Quest’anno li abbiamo invitati a ragionare partendo da un singolo alimento, per declinare al meglio il tema Good food», ha spiegato Angela Frenda, food editor del Corriere e direttrice artistica dell’evento.
Niko Romito, tre stelle Michelin, preparerà il pane insieme all’attrice Teresa Mannino e al giornalista Fabrizio Roncone nella serata d’apertura, venerdì. Sabato Davide Oldani si concentrerà sul riso insieme a Gabriele Salvatores e Candida Morvillo. Andrea Berton rivisiterà la pasta insieme a Deborah Compagnoni, Yoji Tokuyoshi marinerà il pesce con Andrea Laffranchi. Domenica la chef tre stelle Michelin, Nadia Santini, tirerà la pasta fresca per fare i suoi famosi tortelli di zucca. Antonino Cannavacciuolo «bacchetterà» 20 lettori di Cucina Corriere in un «food lab» organizzato con Discovery Italia.
«Cibo a regola d’arte è un progetto editoriale — ha aggiunto il direttore generale di Rcs Communication Solutions Raimondo Zanaboni —. Un modo per dialogare con lettori e aziende». Tante hanno sostenuto l’iniziativa: Ferrarelle, Illy, Alce Nero, Canale NOVE, Tim, Domenis 1898, Switzerland Cheese, Birrificio Angelo Poretti, gli sponsor tecnici Ilve, Ballarini, Staub e Zwilling, Pause e Reggio Children che hanno curato i 6 «kids lab». Per la prima volta il pubblico avrà a disposizione una libreria con oltre 200 titoli di food in vendita e due mostre fotografiche, una sul cibo sano e una di Alce Nero sul bio. L’ingresso è libero, solo per «food lab» e «wine experience» serve la prenotazione.
Alessandra Dal Monte – Il Corriere della Sera – 9 marzo 2016