Quote latte accendono dibattito in commissione Agricoltura alla Camera. Lega Nord e Idv: nuova indagine per verificare i numeri del settore. Fedagri: chiarezza sui presunti errori
E c’è convergenza tra Lega Nord e Italia dei Valori sulla richiesta di avviare una nuova indagine per verificare i numeri del settore (proposta dal deputato Idv Anita Di Giuseppe), mentre Pd, Pdl e Udc sono orientati verso un rapido voto per dare il via all’applicazione delle norme sulle quote latte, confermando di fatto i dati raccolti e presentati all’Unione Europea. Il deputato della Lega Sebastiano Fogliato, nel corso dei lavori della scorsa settimana, ha annunciato la presentazione di una proposta di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla questione delle quote latte. Netta l’opposizione di Teresio Delfino (Udc), che ritiene assolutamente non condivisibile la proposta di Di Giuseppe. «Ogni nuova richiesta di accertamento dei dati – sostiene Delfino – sembra un mero espediente per sfuggire all’applicazione delle leggi in vigore, che invece non puo’ piu’ essere rinviata».
«Di fronte a un nuovo rischio anarchia, chiediamo di far chiarezza al più presto sui presunti errori dell’Agea nel computo della produzione per applicare nella campagna in corso regole rigorose ed uguali per tutti». Lo sottolinea Fedagri-Confcooperative in riferimento alla notizia pubblicata dal quotidiano Italia oggi relativa a presunti errori di Agea nel conteggio delle produzioni latte, che porterebbero ad una sovrastima della produzione contabilizzata rispetto a quella reale.
«Se gli errori fossero confermati – evidenzia Fedagri – le migliaia di produttori che sostenendo negli anni enormi sacrifici economici hanno rispettato le normative dovrebbero essere rimborsati delle multe versate e degli investimenti sostenuti per acquisire nuove quote. Se invece fosse confermata la bontà dei dati Agea, come sostenuto a più riprese da autorevoli Commissioni ad hoc, occorrerebbe applicare finalmente le normative, come avviene negli altri Paesi dell’UE, mettendo tutti i produttori sullo stesso piano competitivo senza tollerare ulteriori sacche di immunità o di impunità».
«Confidiamo che il Ministro Catania – che ben conosce sia la questione delle quote latte, sia gli obblighi che l’Italia ha nei confronti dell’UE e l’imminente infrazione che quest’ultima si riserva di attivare nei confronti del nostro Paese – ponga fine, una volta per tutte, alla querelle facendosi portavoce unico, univoco e credibile dell’Autorità preposta all’applicazione delle normative, imponendo la dovuta riservatezza alle verifiche interne in corso e fornendo i necessari chiarimenti sugli adempimenti da ottemperare».
«Non si può non rilevare – conclude Fedagri – il pericolo anarchia delle ultime intollerabili illazioni, emerse con l’approssimarsi della conclusione della campagna lattiera, che rischiano di perpetuare la ingovernabilità delle quote latte finora subita da 40.000 produttori su 41.000, che hanno creduto nelle leggi e nelle Autorità a cui compete la sua imparziale applicazione».
ITALPRESS –AGENPARL – 23 gennaio 2012