Ahdb prevede in Ue un calo di produzione di carne di manzo (-3,1%) e ovina (-1,8%) per la fine del 2023 (rispetto alla fine del 2022) a causa della scarsità di capi. A proposito del manzo, è scesa la domanda per quanto riguarda la lavorazione della carne; inoltre, tra gennaio e settembre, è diminuita la produzione in Spagna (-7%), in Francia (-4%) e in Italia (-20%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con 100 mila tonnellate in meno a causa della scarsa qualità del pascolo e dell’aumento dei prezzi dei mangimi. In media i manzi R3 europei costavano 423,6 sterline al chilo (p/kg) nella settimana cominciata il 27 novembre. Gli irlandesi ammontavano a 413,3 p/kg e i britannici registravano 490,5 p/kg.
I prezzi delle mucche invece sono crollati nelle ultime settimane, proseguendo un trend generale iniziato in primavera: il prezzo medio europeo per l’animale vivo era 327,4 p/kg nella settimana cominciata il 27 novembre. I prezzi delle mucche francesi sono scesi a 371 p/kg, mentre le irlandesi hanno registrato 9,4 p/kg in più. Globalmente, dall’inizio dell’anno la macellazione delle mucche è scesa del 5% rispetto allo stesso periodo nel 2022. Il Francia sono stati macellati 1,07 milioni di capi (-7%), mentre i Paesi Bassi hanno invece segnato +10%.
Il prezzo di riferimento degli ovini in Ue è salito a 786 euro ogni 100 chili nella settimana finita il 20 novembre. La produzione di carne ovina in Ue è diminuita del 2%, con 312 mila tonnellate nel periodo da gennaio a settembre (2023 vs 2022). Gli ovini spagnoli hanno raggiunto 805 p/kg, con produzione di carne a -9% (8.300 tonnellate in meno) per diminuzione di animali macellati (-13% di adulti e -7% di agnelli). La Francia ha prodotto 5540 tonnellate in meno (-9%), con -9% di macellazione di agnelli e -7% di animali adulti. La Grecia ha segnato -3%, con diminuzione del 6% della macellazione di agnelli. L’Irlanda ha invece registrato +2%, con un aumento di 0,4% di agnelli macellati.
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