Con nota del 18 gennaio 2021 n. 20932 la Direzione regionale Prevenzione, Sicurezza alimentare e Veterinaria ha trasmesso alle aziende sanitarie le schede di rilevazione attività per eseguire il monitoraggio della capacità di risposta e prevenzione ai focolai Covid 19 negli impianti di macellazione e lavorazione delle carni.
Tra i luoghi di lavoro che sono stati oggetto di specifiche raccomandazioni per la prevenzione del rischio di diffusione del virus Sars Cov-2, come ricorda il direttore Francesca Russo, nella nota di accompagnamento alle schede, dovrà essere riservata particolare attenzione agli stabilimenti di macellazione e lavorazione delle carni, a causa dell’intrinseca pericolosità connessa alle specifiche condizioni organizzative di lavoro.
Alla luce di queste considerazioni l’Istituto superiore di Sanità, le Regioni e le Pubbliche amministrazioni hanno concordato di raccogliere una serie di dati relativi a tali stabilimenti con la finalità di migliorare l’inquadramento delle criticità presenti all’interno degli impianti di lavorazione della carne, perfezionare le necessarie misure di indirizzo e di prevenzione del rischio di contagio da Covid 19. Tutto questo allo scopo di redigere linee guida comuni, anche attraverso l’acquisizione di best practices.
Le indicazioni dell’Istituto superiore di sanità
LA PRIMA SCHEDA Survey sulle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Sars Cov-2 nei mattatoi è destinata agli Operatori dei Servizi di prevenzione delle Asl e riguarda una attività di accompagnamento, da parte dei Servizi veterinari e Spisal, alle ditte verso misure ambientali, gestionali, e sanitarie preventive a livello del singolo stabilimento/impianto. La somministrazione di tale scheda avviene tramite i nodi regionali e il tavolo tecnico sicurezza sul lavoro del coordinamento inter-regionale. Il modulo è in cartaceo e potrà essere inviato dopo scannerizzazione o per posta ordinaria ai recapiti in calce al modulo stesso.
LA SECONDA SCHEDA “Gestione dei focolai di contagio di Sars Cov-2 nei mattatoi”, è destinata agli operatori sanitari dei servizi di prevenzione che hanno “gestito” focolai, è legata alla compilazione di un report sui casi avvenuti in Italia e sui fattori di rischio comuni e distintivi di ogni singolo focolaio (dal reclutamento della forza lavoro, alla tipologia di impianto e di macellazione di specie). Qui lo schema che si vuole seguire è un report in analogia a quello effettuato da US-CDC in maggio e aggiornato a luglio 2020. La scheda prevede una compilazione on-line. La trovi qui:
LA TERZA SCHEDA “Survey sulle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus sars cov-2 nei mattatoi – scheda di autocontrollo” – è rivolta alle ditte che gestiscono gli impianti di macellazione, attraverso le associazioni di categoria, nei termini di sensibilizzazione (advocacy) ad aggiornare il documento di valutazione dei rischi in chiave Covid 19. Tale documento si propone di facilitare il dialogo tra i servizi di prevenzione e le associazioni datoriali nell’opera di accompagnamento ad una prevenzione efficace. Le associazioni di categoria sono stimolate ad incoraggiare la più ampia adesione. La scheda prevede una compilazione on-line :
La condivisione dei dati
L’Iss condividerà i dati ricevuti con Asl Bari, Inail e tavolo tecnico Interregionale sulla Sicurezza sul lavoro per le opportune elaborazioni e una successiva condivisione più ampia nelle modalità ritenute più opportune. Per le schede di autocontrollo è prevista una discussione preliminare dei risultati con le associazioni di categoria. Iss fornirà periodici aggiornamenti sul flusso di dati.
Si ritiene opportuno sottolineare che la attività proposta, rientrante nei compiti istituzionali e programmati dei servizi sanitari, comunque non debba costituire aggravio per situazioni di interventi più urgenti determinati dal quadro pandemico a livello locale.
L’adesione all’iniziativa e in particolare al survey per autocontrollo, anche alla luce dei recenti riscontri di positività a saggi molecolari a Sars-CoV-2 in prodotti alimentari italiani esportati, può qualificare il sistema sanitario italiano a supporto della “food security” vista la richiesta delle autorità cinesi ai Paesi esportatori di dotarsi di un sistema di prevenzione e monitoraggio adeguato. Questo potrebbe applicarsi a parti rovesciate anche alle importazioni in Italia di materie prime per la trasformazione, specie da contesti geografici e lavorativi ad elevata circolazione virale, non escluso il coinvolgimento di nuove varianti.
Il Sivemp Veneto accoglie con favore l’iniziativa e ricorda che più volte in questi mesi aveva chiesto un controllo molto stringente sui requisiti Anticovid degli impianti di macellazione, sul rispetto delle normative in tema di igiene e sicurezza sul lavoro, condotti da personale specificamente formato, inquadrato nel contesto di verifica del Servizio Spisal mediante appropriate liste di verifica
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