Corriere.it Per prestare i soccorsi i carabinieri hanno dovuto sparare al cane, ferendolo, che continuava a ringhiare mentre la donna, 53 anni, dirigente di un marchio della grande distribuzione, agonizzava nel cortile
È successo ieri pomeriggio (mercoledì), a Soldano, nell’entroterra di Vallecrosia (Imperia). A lanciare l’allarme sono stati alcuni vicini che avevano udito le urla. I medici dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (Savona), dove la donna è stata ricoverata in condizioni critiche, hanno tentato di tenerla in vita, ma troppo devastanti sono risultate le ferite: aveva subito lesioni alla testa, all’addome, alle spalle e alle braccia. La donna — sorella di Luigi, sindacalista Uil, e cugina del consigliere regionale Veronica Russo — da giorni, con il fratello in vacanza, accudiva il cane, legato a una catena assieme a una meticcia.
È stato complicato ai carabinieri e ai primi soccorritori prestare i primi aiuti perché il molosso continuava a ringhiare. Uno dei militari allora è stato costretto a sparargli, un colpo esploso con estrema cautela alla zampa, badando a non ucciderlo. Il cane, spaventato, si è rintanato in casa accucciandosi con la meticcia sul divano dove poi li hanno trovati i veterinari della Asl 1 di Imperia che hanno provveduto alla sedazione. Il prossimo passo sarà quello di inviare alla magistratura un rapporto su quali fossero le condizioni in cui, in precedenza, hanno vissuto i due cani.
Il rottweiler ora si trova in un canile a Sanremo. Non ci saranno abbattimenti, «non sono più previsti dalla legge» precisano dalla Asl di Imperia. Il destino del molosso sarà quello di essere affidato a un istruttore che ne tenti il recupero.