Data in pole position come sottosegretario alla Salute, Ilaria Capua all’ultimo momento ha mancato la nomina. Le è stato preferito un politico sardo, Paolo Fadda, che si è occupato a lungo di sanità. Una scelta forse dovuta al gioco degli equilibri tra le rappresentanze politiche e territoriali. Ma qualcuno dice che nell’esclusione della ricercatrice padovana potrebbe entrare la sconfessione scientifica fatta nei suoi confronti da Gisaid, il gotha mondiale per la condivisione on-line dei dati genetici dei virus dell’influenza aviaria. Sconfessione pesante corredata di contestazioni precise, contenute in una lettera alla stessa Capua, apparse in marzo sul giornale online Vicenza today e quindi rilanciate dall’agenzia Prima pagina news il 29 aprile, a pochi giorni dalle nomine dei sottosegretari.
Ma facciamo un passo indietro. Se c’è una personalità che ha avuto risalto mediatico in questi ultimi mesi in Veneto, quella è proprio Ilaria Capua. Sostenuta a spada tratta dai media regionali nelle sue iniziative (frustrate per ora) di approdare alla Torre della ricerca di Padova, è stata l’eroina di una vera e propria telenovela approdata infine alla sua candidatura da capolista nelle fila di Scelta civica di Mario Monti. La sua posizione in lista le ha garantito l’elezione alla Camera nonostante la mezza debacle elettorale del “professore”. Ma il dopo voto ha aperto scenari incerti.
Capua non ha mai fatto mistero di aspirare a un incarico di governo. E quando infine, dopo mille tormenti, è stato varato l’esecutivo Letta i giochi sembravano fatti. Se non proprio come ministro, i rumors accreditavano la ricercatrice padovana almeno come sottosegretario alla Salute.
Il neoministro, Beatrice Lorenzin, d’altronde, è nuova del “mestiere” e un tecnico al suo fianco poteva essere un’indicazione opportuna. A pochi giorni dalla nomina esce però l’articolo su Prima pagina news. Titolo: “Ilaria Capua, espulsa dal Gisaid, arruolata alla Salute?”
Scrive, tra l’altro, l’agenzia online: «Il Gisaid, ovvero il Global initiative on sharing all influenza data, lancia alla scienziata italiana 4 pesanti contestazioni “ad personam”. Prima accusa: sei riluttante nel fornire una rappresentazione corretta del tuo ruolo. Seconda: hai agito in modo non etico. Terza accusa: hai preso il merito per il lavoro altrui. Quarta ed ultima accusa: hai avanzato ingannevoli rivendicazioni. Firmato Cheryl Bennet, Gisaid Foundation, Washington DC».
E Vicenza today, il 15 marzo, aveva scritto che Capua si era vista recapitare una lettera dal Gisaid dai contenuti tutt’altro che lusinghieri: «La informiamo che lei non fa più parte della nostra organizzazione – scrive il Comitato scientifico, spiegando di aver ricevuto “ripetute lamentele” sull’atteggiamento di Capua che avrebbe descritto il suo ruolo all’interno in modo non corretto. Secondo i garanti del Gisaid, Capua si sarebbe comportata in modo “poco etico, accreditandosi lavoro altrui, senza preoccuparsi delle conseguenze sull’organizzazione e sugli altri volontari”. L’accusa poi è di essersi dichiarata come la fondatrice del circuito».
Dobbiamo risalire al 2006 per trovare la notizia della nascita di Gisaid (fondata da una settantina di ricercatori per la salvaguardia, tra l’altro, degli allevamenti avicoli nei paesi in via di sviluppo) su un quotidiano italiano. Scrive la Stampa il 25 agosto di quell’anno: «Su iniziativa di Ilaria Capua dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie di Padova, uno dei 10 istituti pubblici finanziati dal ministero della Salute per le attività relative alla sanità e al benessere animale, è nato il network globale «Gisaid» (Global Initiative on Sharing Avian Influenza Data), che raccoglie e mette a disposizione sul web le sequenze genetiche dei virus influenzali aviari noti finora».
Capua dopo la lettera di sconfessione di Gisaid si è difesa. Riporta Vicenza today: «Non mi sono mai appropriata dell’esclusiva della sua fondazione ed ho lavorato con chiunque volesse andare nella stessa direzione di condivisione dei dati nel mondo scientifico».
Noi ci limitiamo a riportare gli articoli di stampa usciti sulla vicenda. Ma certo sono molti gli aspetti della storia rimasti oscuri che andrebbero approfonditi. Sono solo le rivalità tra ricercatori a muovere tutto? O siamo di fronte a uno scenario più ampio, come uno scontro tra poteri? Non dimentichiamo che il settore della sperimentazione e della vendita di farmaci e vaccini muove nel mondo cifre da capogiro. (A cura di Sivemp Veneto)
Gli articoli citati:
Ilaria Capua, espulsa dal Gisaid, arruolata alla Salute?
Roma – 29 aprile 2013 (Prima Pagina News) – Dopo i ministri, i viceministri e i sottosegretari. Ilaria Capua, ricercatrice padovana giunta in Parlamento con la lista Monti, è la più attiva nel cercare di ottenere un posto nell’esecutivo a guida Letta. E’ stata sacrificata, come possibile ministro , sull’altare della patavinità: dal momento che Zanonato ( padovano anche lui ) allo Sviluppo Economico ha bloccato il meccanismo della ruota della fortuna che questa volta stava per premiare Padova come neanche accadeva al tempo di Gui , Fracanzani e Bisaglia. Bilancino degli equilibri alla mano, la nomina di Beatrice Lorenzin alla Sanità rende ora perfetta l’attribuzione della casella di viceministro alla montiana Capua. Questione di ore. Ma pesa sulla dottoressa dell’Istituto zooprofilattico delle Trevenezie, una sconfessione scientifica a tutto tondo che potrebbe esplodere tra poche ore. Il Gisaid, (Global Initiative On Sharing All Influenza Data) ovvero l gotha mondiale per la condivisione on-line dei dati genetici dei virus dell’influenza aviaria, lancia alla scienziata italiana 4 pesanti contestazioni “ad personam”. Prima accusa: sei riluttante nel fornire un una rappresentazione corretta del tuo ruolo. Seconda: hai agito in modo non etico. Terza accusa: hai preso il merito per il lavoro altrui. Quarta ed ultima accusa: hai avanzato ingannevoli rivendicazioni. Firmato Cheryl Bennet., Gisaid Foundation Washington dc Resta ora da vedere se oggi o domani, a nomine completate, alla Salute degli italiani provvederà una neo-ministra aenza particolari esperienze in materia assistita da una vice-ministra competente ma “non corretta”, “non etica”, espulsa perché rivendicazionista “ingannevole”.
Attacco alla Capua per poca etica, lei si difende: “Strumentale”
Vicenza, 15 marzo 2013 (Vicenza Today) – Il Gisaid, Iniziativa globale per la diffusione dei dati sulle influenze, scrive alla neo onorevole capolista di Scelta Civica per Monti in Veneto 2. Lei: “Non ci riuniamo dal 2010, mi cercano proprio oggi”
Fumata nera alla Camera per la scelta del presidente, ma è decisamente burrasca su Ilaria Capua, la ricercatrice padovana arrivata in Parlamento con la Scelta Civica con Monti. Proprio ieri, alla vigilia del suo primo giorno da onorevole, la dottoressa dell’Istituto zooprofilattico delle Trevenezie, spesso indicata come esempio dal governatore Luca Zaia, si è vista recapitare una lettera dal Gisaid, Global initiative on sharing all influenza data, dai contenuti tutt’altro che lusinghieri.
LA LETTERA: “La informiamo che lei non fa più parte della nostra organizzazione – scrive Comitato scientifico, spiegando di aver ricevuto “ripetute lamentele” sull’atteggiamento di Capua che avrebbe descritto il suo ruolo all’interno in modo non corretto. Secondo i garanti del Gisaid, Capua si sarebbe comportata in modo “poco etico, accreditandosi lavoro altrui, senza preoccuparsi delle conseguenze sull’organizzazione e sugli altri volontari”. L’accusa è di “essersi dichiarata come la fondatrice del circuito”, e la firmataria della lettera, la cofondatrice Cheryl Bennet, conclude che è “importante distiguere tra le buone intenzioni ed il parteciapare attivamente al meccanismo, alla luce del detto “cambiare le carte in tavola””.
LA REPLICA DELLA CAPUA: “Sono veramente amareggiata da questa lettera, che io ho ricevuto solo ieri nonostante sia datata 8 gennaio 2013. Mi amareggia soprattutto quanto velocemente sia arrivata alla stampa, perchè sui contenuti ribatterò ai Gisaid – spiega Capua, che anticipa – Ho contribuito a fondare questa organizzazione, che si occupa della trasparenza nei risultati della ricerca, come ho contribuito ad altri due database simili. Non mi sono mai appropriata dell’esclusiva della sua fondazione ed ho lavorato con chiunque volesse andare nella stessa direzione di condivisione dei dati nel mondo scientifico. “L’ultima riunione del Gisaid risale al 2010: sono basita che questa “espulsione” arrivi proprio nel primo giorno in cui metto piede in Parlamento e non capisco a chi possa giovare aver divulgato alla stampa una lettera personale” conclude la ricercatrice.
Aviaria online: nasce «Gisaid»per condividere le conoscenze
25 agosto 2006 (La Stampa) – Grazie a un’iniziativa italiana i ricercatori di tutto il mondo potranno accedere online a tutti i dati genetici dei virus dell’influenza aviaria, condividendoli in tempo reale via Internet.
Su iniziativa di Ilaria Capua dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie di Padova, uno dei 10 istituti pubblici finanziati dal ministero della Salute per le attività relative alla sanità e al benessere animale, è nato infatti il network globale «Gisaid» (Global Initiative on Sharing Avian Influenza Data), che raccoglie e mette a disposizione sul web le sequenze genetiche dei virus influenzali aviari noti finora.
La Capua, medico veterinario dirigente dell’Istituto padovano e direttrice del Centro di referenza nazionale e del Laboratorio di referenza dell’Oie e della Fao per l’influenza aviaria e per la malattia di Newcastle, riferisce il ministero della Salute in una nota, ha lanciato «un’iniziativa che permette la condivisione in tempo reale dei dati genetici dei virus dell’influenza aviaria». Il Gisaid – pubblicato oggi sulla rivista «Nature» – rappresenta quindi «un segno concreto del livello della ricerca sanitaria e scientifica della Sanità pubblica veterinaria italiana, che rafforza il proprio ruolo in un contesto globale»
5 maggio 2013 – riproduzione riservata