Il comitato d’appello dell’Organizzazione Mondiale del Commercio ha confermato che il divieto di importazione in Russia di suini vivi, carne di maiale e di altri prodotti europei viola le regole del commercio internazionale. La sentenza riguarda il blocco imposto da Mosca nel gennaio 2014 a causa di alcuni focolai di peste suina africana in alcune regioni europee vicine al confine con la Bielorussia.
La Russia “dovrebbe ritirare le sue misure ingiustificate e consentire alle imprese europee di riprendere la normale attività con i loro partner russi”, si legge in una nota della Commissione europea. La maggior parte dei prodotti interessati dalla sentenza del Wto sono comunque bloccati per l’embargo deciso da Mosca in reazione alle sanzioni economiche europee sull’invasione della Crimea. “Tuttavia – chiude la nota della Commissione – alcuni prodotti come il grasso di maiale, le frattaglie e animali vivi d’allevamento” sono “al di fuori del campo di applicazione” dell’embargo politico.
28 febbraio 2017