In Italia ci sono “colli di bottiglia” strutturali che impediscono la crescita economica. Tra questi un “carico fiscale pesante e distorsivo”.
Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale nel rapporto conclusivo della missione in Italia. La bassa crescita dell’Economia italiana, si legge nel rapporto, ha diverse cause tra cui le disparità regionali, un pesante carico Fiscale, pubblici servizi inefficienti, un mercato del lavoro duale e un’eccessiva regolazione per le imprese. “L’Economia italiana continua a recuperare. Il consolidamento di bilancio e la rafforzata stabilita’ finanziaria rendono l’Economia piu’ solida e sono prerequisiti per la crescita. La missione dell’fmi supporta l’obiettivo di avvicinamento al pareggio di bilancio entro il 2014”, spiegano gli ispettori del Fondo.
Negativo quindi il giudizio dell’Fmi sul sistema Fiscale nazionale. “Il sistema tributario dovrebbe essere semplificato per sostenere la crescita e per ridurre l’evasione Fiscale” si legge nel rapporto, secondo cui quello italiano è un sistema “esageratamente complesso” e per questo “si presta ad abusi”. Il Fondo accoglie positivamente l’iniziativa di riforma Fiscale, perchè è “una componente importante del piano di risanamento dei conti pubblici”.
Proprio sul fronte del risanamento dei conti, l’Fmi mette in dubbio che il deficit italiano possa portarsi sotto il 3% nel 2012, come prevede il Governo. Questo piano, che si basa su “una prolungata contrazione della spesa”, in base a previsioni “meno ottimistiche sul fronte delle entrate, il deficit nel 2012 potrebbe attestarsi appena sopra l’obiettivo del 3% del Pil”. Tra l’altro, oltre a definire “ottimistiche” le previsioni sulle entrate, l’Fmi fa notare che “il Governo finora ha fatto ricorso a tagli lineari e non ha specificato le misure da adottare per raggiungere il consolidamento del bilancio oltre il 2012”.
Italia Oggi – 11 maggio 2011